Corea del Nord, Trump vuole cacciare la colomba Tillerson: al suo posto c'è il capo della Cia Pompeo
Il segretario di Stato americano Rex Tillerson ha ormai le ore contate. Dalla Corea del Nord a questioni ben più personali, la posizione del responsabile della politica estera statunitense è diventata sempre più scomoda. Un colpo al rapporto tra i due è arrivato sicuramente lo scorso luglio, quando l'ex amministratore delegato di Exxon, alla fine di un'importante riunione con Trump, si è rivolto ai suoi consiglieri e ha commentato: "Trump è proprio un deficiente". Non è servita a molto la conferenza stampa per chiarire, testuale, che il presidente fosse "molto intelligente". Tillerson ha complicato il suo rapporto con il presidente Usa, più da un punto di vista personale che altro, quando ha cercato di fare asse con il segretario della Difesa, James Mattis, e due ex generali, il capo dello staff John Kelly e il consigliere per la sicurezza nazionale, Herbert Raymond McMaster. Quella particolare alleanza sembrava più contrastare la coppia Ivanka Trump - Jared Kushner, consiglieri diretti del Presidente oltre che figlia e genero. Come ricorda il Corriere della sera, chi si contrappone a quella coppia, di solito non dura molto alla Casa Bianca. Il licenziamento per Tillerson è ormai vicino anche per colpa di Kim Jong-Un, con il quale ha sempre promosso una linea diplomatica giudicata da Trump fin troppo morbida: "Ho detto a Rex che sta sprecando tempo a negoziare con Little Rocket Man". È anche vero che Tillerson dopo mesi di pressioni diplomatiche non ha smosso di un centimetro nè la Cina né la Russia per abbassare la tensione nella penisola coreana. Il sostituto ideale per Trump potrebbe essere Mike Pompeo, 53 anni, repubblicano iperconservatore. Dopo sei anni da parlamentare, Pompeo è stato nominato capo della Cia, Trump ripone in lui enorme fiducia, al punto da affidargli la politica estera degli Stati Uniti.