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Gerusalemme, Papa Francesco parla con Abu Mazen e si appella a Trump: "Rispettare lo status quo"

Sara Ghisoni
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Papa Francesco esprime grave preoccupazione in merito alla decisione di Trump di spostare l'ambasciata USA a Gerusalemme, riconoscendo di fatto la città come capitale dello stato d'Israele. "Non posso tacere la mia profonda preoccupazione per la situazione che si è creata negli ultimi giorni e, nello stesso tempo, rivolgere un accorato appello affinché sia impegno di tutti rispettare lo status quo della città, in conformità con le risoluzioni pertinenti delle Nazioni Unite". La soluzione appoggiata dalla Chiesa è, da sempre, quella di due popoli e due stati, via impraticabile dopo la decisione di Trump. Il presidente palestinese Abu Mazen ha telefonato a Papa Francesco, chiedendo un suo intervento nel dibattito. Intervento che è arrivato puntuale nell'udienza generale in Aula Nervi, davanti a migliaia di fedeli e in diretta mondiale, come riporta il Corriere della Sera: "Gerusalemme è una città unica, sacra per gli ebrei, i cristiani e i musulmani, che in essa venerano i Luoghi Santi delle rispettive religioni, ed ha una vocazione speciale alla pace. Prego il Signore che tale identità sia preservata e rafforzata a beneficio della Terra Santa, del Medio Oriente e del mondo intero e che prevalgano saggezza e prudenza".

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