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Retroscena, lo scontro in Vaticano tra papa Francesco e un cardinale: "Non dimenticare perché ti abbiamo eletto"

Giovanni Ruggiero
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Tra Papa Francesco e un importante cardinale sarebbe scoppiata un'accesa discussione della quale da giorni si rincorrono indiscrezioni tra le stanze vaticane. Il retroscena è stato ripreso da alcuni blog di settore come Stilum Curiea di Marco Tosatti, secondo il quale il cardinale avrebbe praticamente rimproverato il pontefice: "Noi ti abbiamo eletto per riformare - avrebbe tuonato il cardinale - e non per distruggere la Chiesa". Un virgolettato che secondo Tiscali notizie è "del tutto inverosimile". Eppure il sospetto che lo scontro ci sia stato davvero trova qualche conferma dalle pagine del giornale.it che, citando fonti anonime, riconduce l'identità del cardinale a Giovan Battista Re, vicedecano del collegio cardinalizio. Leggi anche: L'ultima del papa, riscrive il Padre Nostro Oltre a diverse nomine che Papa Francesco avrebbe deciso, come la mancata conferma di padre Georg Gänswein, la discussione con il cardinale sarebbe scoppiata per le riforme che il pontefice avrebbe dovuto portare avanti, senza andare fino in fondo. Proprio il C9, cioè il consiglio ristretto di cardinali che si occupa di riformare la Chiesa non sarebbe arrivato a un accordo unanime su diverse novità strutturali, molte delle quali contenute nel dossier che Papa Ratzinger ha consegnato a Bergoglio poco dopo la sua elezione. Leggi anche: La lezione di Giovanni Paolo II a Bergoglio Altro punto spinoso è la riforma delle finanze vaticane e quindi anche della famigerata banca del papa, lo Ior. Le resistenze che starebbero frenando l'azione riformatrice di Bergoglio sono state finore molto potenti, almeno secondo quanto ha riportato il giornalista Gianluigi Nuzzi nel suo ultimo libro. Una "linea di potere" a lui avversa interna alla Curia. C'è chi invece sospetta che Papa Francesco abbia intenzione di disfarsi definitivamente dell'istituto, un obiettivo che starebbe raggiungendo eliminando uno a uno gli ostacoli che gli si frappongono, come per esempio il direttore generale aggiunto, Giulio Mattietti, accompagnato alla porta solo poche settimane fa.

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