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Nordcorea, figlia ex ambasciatore a Roma rimpatriata con forza

AdnKronos
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Roma, 20 feb. (AdnKronos) - La figlia di Jo Song Gil, il diplomatico nordcoreano che ricopriva l'incarico di ambasciatore ad interim a Roma, scomparso nel nulla lo scorso anno, è stata rimpatriata a Pyongyang ed è ora sotto la custodia delle autorità nordcoreane. A denunciarlo è Thae Yong-ho, ex vice ambasciatore nordcoreano a Londra, anch'egli disertore. Confermando le indiscrezioni comparse in questi giorni sulla stampa sudcoreana, nel corso di una conferenza stampa a Seul, Thae Yong-ho ha detto di aver verificato nelle ultime settimane le voci secondo le quali la figlia di Jo era stata riportata con forza in Corea del Nord, prima che la ragazza potesse disertare. "La Corea del Nord ha rimpatriato immediatamente con la forza la ragazza", ha detto Thae ai giornalisti, secondo quanto riporta il sito NKNews. Attraverso proprie fonti, Thae, "ho avuto conferma che la figlia di Jo Song Gil è stata rimpatriata in Corea del Nord ed è sotto il controllo delle autorità nordcoreane". Si ritiene che Jo, incaricato d'affari dell'ambasciata nordcoreana a Roma, abbia disertato lo scorso novembre. La sua defezione è stata confermata il mese scorso dall'intelligence sudcoreana Nis, ma ancora non si ha notizia di dove si trovi l'ex diplomatico. Secondo Thae, Jo si trova probabilmente ad affrontare una "situazione difficile, nella quale non gli è possibile far sapere dove si trovi o apparire in pubblico per il timore legato alla sicurezza della figlia". Il "livello di punizione per i figli e i famigliari è completamente diverso" quando un diplomatico nordcoreano diserta per la Corea del Sud, piuttosto che per gli Stati Uniti o i Paesi europei, ha spiegato Thae. Il mese scorso, un gruppo di importanti disertori e attivisti nordcoreani, tra i quali lo stesso Thae, avevano lanciato un appello al governo sudcoreano affinché fornisse rifugio a Jo e alla sua famiglia, nel caso avessero deciso di fuggire a Seul. L'ex diplomatico nordcoreano nel corso della conferenza stampa ha però fatto marcia indietro su questo punto, sostenendo che le circostanze della diserzione di Jo e il fatto che la figlia si trovi ora in mano alle autorità nordcoreane renderebbero troppo pericolosa la fuga in Corea del Sud dell'ex incaricato d'affari a Roma.

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