Trump sul Muro non molla
Washington, 11 mar. (AdnKronos) - Donald Trump sul Muro non molla, anzi rilancia. Mentre è ancora aperta la battaglia con il Congresso per lo stato di emergenza dichiarato dal presidente per ottenere i 5 mld di dollari che gli sono stati rifiutati, Trump si prepara a chiedere, nel bilancio per il prossimo anno, altri 8,6 miliardi per completare la costruzione del Muro di 1161 chilometri lungo il confine con il Messico. La richiesta è contenuta nella proposta di bilancio che la Casa Bianca presenta oggi e che prevede invece tagli del 5% in tutti gli altri settori di spesa, tranne quelle per il Pentagono. Intitolata 'Un budget per un'America migliore, promesse mantenute, prima i contribuenti', la proposta prospetta quindi un nuovo scontro tra la Casa Bianca e il Congresso, dopo che la richiesta dello scorso anno dei 5,7 miliardi ha portato a bloccare per 35 giorni i dipartimenti federali, lo shutdown più lungo della storia. Secondo i piani della Casa Bianca, l'amministrazione Trump intende completare metà del Muro entro quest'anno fiscale, con una spesa complessiva di 8,1 miliardi di dollari, mentre intende usare gli 8,6 miliardi di dollari chiesti per il 2020 per completarlo. L'obiettivo di Trump sembra essere quindi quello di ripresentarsi agli elettori tra due anni avendo realizzato la promessa, quella del Muro, cruciale per la sua elezione nel 2016. Per quanto riguarda i tagli alle spese federali, l'Office of Management and Budget ha precisato che nella proposta complessivamente si prevede una riduzione di 2700 miliardi di dollari nei prossimi dieci anni, la più alta riduzione mai richiesta da un'amministrazione. Sul fronte degli aumenti della spesa pubblica, quelli per assumere altri agenti della Border Patrol, la polizia di confine, e per l'Immigration and Customs Enforcement, l'ormai temutissimo Ice che conduce arresti e deportazioni di immigrati senza documenti. Aumenti del 10% previsti anche per l'assistenza sanitaria per i reduci militari.