Esercito di Tripoli riconquista Azizia
Libia
Tripoli, 13 apr. (Aki) - Nessuna tregua in Libia. L'esercito libico fedele al governo di concordia nazionale ha ripreso il controllo della città di al-Azizia, circa 50 chilometri a sud di Tripoli, dalle forze del generale Khalifa Haftar. Lo riferiscono i media libici. Intanto un aereo dell'Esercito Nazionale Libico del generale Khalifa Haftar è atterrato poco fa nella città di Bani Walid, nella Libia occidentale, per trasferire i militari feriti. Fonti mediche riferiscono inoltre che dieci ambulanze sono arrivate in Tunisia da Bengasi trasportando uomini delle forze di Haftar rimasti feriti negli scontri. Gli aerei dell'esercito nazionale libico hanno poi colpito la base militare di Rahbet Al-Deroua nella zona di Tajoura, a est di Tripoli. Lo riferisce Libya Observer. Nella base è di stanza il 33esimo Reggimento Fanteria guidato da Bashir Khalafullah al-Maqni. Le forze vicine al governo libico di concordia nazionale hanno intanto annunciato l'arresto di diversi uomini fedeli al generale Haftar nella città di Zwara, a ovest di Tripoli. Intanto, il presidente della Camera dei Rappresentanti libica, il Parlamento di Tobruk, Aguila Saleh, ha rivolto un appello alla popolazione, chiedendo sostegno alle forze del generale Haftar. Nella prima sessione del Parlamento a Bengasi, Saleh ha quindi chiesto di "sostenere l'operazione per liberare Tripoli per tutelare l'unità del territorio libico". Le elezioni in Libia - ha quindi dichiarato - si terranno dopo che le forze del generale "libereranno" la capitale Tripoli. "Terremo elezioni dopo che l'esercito nazionale libico avrà liberato Tripoli", ha detto Saleh in apertura della prima riunione del Parlamento. Saleh ha chiesto alla comunità internazionale di revocare l'embargo sulle armi imposto all'esercito libico. CONTE - "Pur dialogando con tutti, sosteniamo l'azione delle Nazioni Unite", ha intanto detto a Bari il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, a proposito della crisi libica. "Riteniamo che tutti gli attori stranieri, cioè gli esponenti della comunità internazionale - ha aggiunto - debbano lavorare tutti insieme per non consentire che le divisioni sul territorio libico, tra gli attori libici, si possano riprodurre e amplificare nell'ambito della comunità internazionale". GLI INCONTRI DI LUNEDI' - Il vicepremier libico Ahmed Maitig sarà lunedì a Roma per una serie di incontri, dedicati alla crisi nel suo Paese. L'esponente di Misurata, la città le cui milizie sono in prima linea nella battaglia contro le forze di Khalifa Haftar, a quanto apprende l'Adnkronos dovrebbe vedere il premier Giuseppe Conte e il ministro degli Esteri Enzo Moavero. Possibile, ma non trova ancora conferme, anche un colloquio con il vice premier e ministro dell'Interno Matteo Salvini. A quanto apprende l'Adnkronos il vice primo ministro e ministro degli Esteri del Qatar, Sheick Mohammed bin Abdulrahman Al Thani, a quanto apprende l'Adnkronos sarà domani a Roma e incontrerà il premier Giuseppe Conte lunedì. Al Thani potrebbe vedere anche il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi, mentre si starebbe lavorando anche a un incontro con il titolare del Viminale Matteo Salvini. Il Qatar sostiene il governo di accordo nazionale di Fayez Serraj in Libia e la visita di Al Thani si inserisce nell'azione diplomatica avviata dal governo italiano per scongiurare la soluzione militare in Libia. SALVINI - "Non cambia nulla sulle politiche migratorie per l'Italia" assicura il ministro dell'Interno Matteo Salvini a margine della gara di Formula E, intervenendo sulla crisi in Libia. "In Italia si arriva con il permesso, coloro che scappano dalla guerra arrivano in aereo come stanno facendo. Ma i barchini, i gommoni o i pedalò in Italia, nei porti italiani non arrivano".