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Brexit, Boris Johnson si schianta sulla Corte Suprema: "Illegale chiudere il Parlamento". Caos: si dimette?

Giulio Bucchi
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La sospensione del Parlamento inglese voluta dal premier Boris Johnson è "illegale". La Corte suprema ha bocciato la decisione del primo ministro per spianarsi la strada verso la Brexit e chiede che il Parlamento torni a riunirsi "il prima possibile". Gli undici giudici hanno deciso all'unanimità che la decisione di Johnson che ha chiesto alla Regina Elisabetta di sospendere il parlamento per cinque settimane fino al 14 ottobre, due settimane prima della Brexit, è "illegale, nulla e senza effetti". Il presidente della Camera dei Comuni John Bercow ha annunciato di aver dato istruzioni per la ripresa dei lavori del parlamento già domani, mercoledì 25 settembre, alle 11.30.  Leggi anche: Travaglio, un brutto quarto d'ora in redazione. Il tragico strafalcione in prima pagina sul Fatto Una sconfitta storica che fonti dell'Unione europea confermano di non voler commentare mentre sul piano interno è ripartito il processo all'esponente dei conservatori, sempre più contestato a destra come a sinistra. Il leader laburista Jeremy Corbyn ha invitato il primo ministro a "prendere in considerazione la sua posizione" sottolineando come rischia di passare alla storia come il primo ministro di minore durata in carica di sempre. Un appello sue dimissioni è giunto anche dal partito gallese del Plaid Cimru la cui capogruppo alla Camera dei Comuni Liz Saville Roberts ha dichiarato che Johnson ha dimostrato di non essere meglio di un dittatore di latta che sospende le istituzioni democratiche per evitare lo scrutinio. "Sarebbe un totale affronto alla società civile - ha detto - se il primo ministro non dovesse rassegnare le dimissioni dopo questa sentenza storica". Sulla stessa lunghezza d'onda anche lo Scottish National Party: secondo la portavoce Joanna Cherry la posizione di Johnson è insostenibile e dovrebbe "avere il fegato" di rassegnare le dimissioni. Secondo Nigel Farage, leader del partito della Brexit, il consigliere di Johnson Dominic Cummings dovrebbe ugualmente uscire di scena perché la sospensione del Parlamento "è stata la peggiore decisione politica di sempre".

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