Truppe Damasco al confine turco
Damasco, 14 ott. (AdnKronos) - I soldati dell'esercito del regime di Damasco sono entrati a Tall Tamr nella Siria nordorientale, a 35 chilometri dal confine con la Turchia, dopo l'accordo stretto con i militanti delle Unità di protezione del popolo curdo (Ypg). In base all'accordo, le truppe di Damasco combatteranno al fianco delle milizie curde per contrastare l'offensiva lanciata mercoledì dalle forze armate della Turchia. Tall Tamr è una località strategica che si trova lungo la M4, strada di collegamento tra la Siria orientale e occidentale. Dista una trentina di chilometri dalla città turca di Ceylanpinar. Secondo i media siriani, le truppe di Damasco raggiungeranno poi Kobane e Manbij. Il ministero della Difesa di Ankara ha scritto su Twitter che sono 550 i "terroristi" curdi del Pkk/Pyd-Ypg "neutralizzati" nella Siria nordorientale da quando è iniziata l'operazione 'Fonte di pace' lanciata mercoledì dalle forze armate della Turchia. Le autorità turche usano il termine "neutralizzato" per indicare che un militante è stato ucciso, si è arreso o è stato catturato. Di Maio-Le Drian a Turchia: stop subito operazioni militari FRANCIA - "Nelle prossime ore", la Francia adotterà misure per garantire la sicurezza del proprio personale militare e dei civili francesi presenti nel nordest della Siria dopo l'intervento militare turco. Lo ha dichiarato l'Eliseo dopo che gli Stati Uniti hanno annunciato il ritiro di altre mille truppe dalla Siria nordorientale. Nella regione sono attivi centinaia di uomini delle forze speciali francesi che operano in collaborazione con le milizie curde. Nella zona sono presenti anche operatori umanitari francesi. La Francia condanna "nei termini più duri" l'offensiva turca e aumenterà i suoi sforzi diplomatici per ottenere la fine dell'operazione militare, ha affermato l'Eliseo. "La priorità assoluta deve essere impedire il ritorno di Daesh nella regione", ha sottolineato l'Eliseo in una nota utilizzando l'acronimo arabo dell'Isis. "Prendiamo in considerazione il rischio di evasione dei terroristi di Daesh fatti prigionieri a causa dell'offensiva turca. Sono state adottate misure per aumentare la sicurezza in questo contesto", si legge ancora nella nota. TRUMP - Il presidente degli Stati Uniti ha rivolto un monito all'Europa, chiedendo di rimpatriare i jihadisti del sedicente Stato Islamico (Isis) attualmente in carcere in altri Paesi. "L'Europa avrebbe già dovuto riprenderseli, date le numerose richieste. Lo deve fare ora - ha scritto Donald Trump su Twitter - Gli Stati Uniti hanno i peggiori prigionieri dell'Isis". Il presidente americano ha quindi aggiunto che "la Turchia e i curdi non devono lasciarli scappare. Non dovranno venire negli Stati Uniti". AUSTRALIA - L'Australia ritiene la Turchia l'unica responsabile per l'evasione dei miliziani del sedicente Stato Islamico dalle carceri della Siria nordorientale, dove erano stati catturati dalle milizie curde. Lo afferma il ministro degli Esteri dell'Australia, Marise Payne, che parla di una "situazione molto pericolosa in rapida evoluzione". Riferendo in Parlamento, Payne ha detto che l'offensiva militare lanciata dalla Turchia contro i curdi nel nordest della Siria "causerà certamente un'ulteriore sofferenza per i civili, porterà a un gran numero di sfollati e impedirà alle organizzazione internazionali di raggiungere le persone che hanno bisogno di aiuti umanitari".