Chico Forti, Di Maio: "Valutiamo passo per rilascio"
Roma, 27 nov. (Adnkronos) - "Stiamo valutando un passo presso il governatore della Florida per perorare misure a favore di Chico Forti per ottenere il suo rilascio". E' quanto ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, rispondendo al question time sulla vicenda del connazionale italiano arrestato dalle autorità statunitensi nel 1998 e condannato all'ergastolo nel 2000 in Florida. Vorrei ricordare che Forti "si è sempre proclamato innocente", ha sottolineato il ministro.Di Maio ha assicurato il suo "personale interessamento" al caso Forti, di cui segue "personalmente gli sviluppi in stretto contatto" con l'ambasciata a Washington. Forti, si "è sempre proclamato innocente ed ha sempre rifiutato di avanzare istanza di trasferimento in Italia, strategia che avrebbe a suo avviso implicato un'ammissione di colpevolezza", ha sottolineato il ministro, aggiungendo che solo nel 2018 Forti ha acconsentito a presentare relativa istanza "ma non considerandola mai una scelta prioritaria" "Il suo obiettivo è la grazia da parte del governatore della Florida che al momento non ha ancora richiesto" e in subordine "un provvedimento di messa in libertà in considerazione degli oltre vent'anni scontati in carcere", ha rimarcato Di Maio. Quanto ad ulteriori iniziative che si potrebbero intraprendere in suo favore, "bisogna tenere in conto che esse possono al momento realisticamente concernere principalmente il trasferimento in Italia come detenuto, rispetto ad una ipotesi di revisione del processo". Insieme all'ambasciata "stiamo valutando un passo presso governatore della Florida per perorare misure a favore di Chico Forti che portino al suo rilascio", ha detto quindi il titolare della Farnesina, assicurando che la vicenda sarà sollevata nei suoi futuri contatti con il suo omologo americano Mike Pompeo.Di Maio ha ricordato come Forti abbia beneficiato in tutti questi anni di assistenza consolare anche economica. E ha reso noto che, su sue precise istruzioni, il console a Miami lo ha visitato lo scorso 22 novembre "per ribadirgli la vicinanza del nostro governo".