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Coronavirus, scienziati Usa: "Oltre 100mila i contagiati". Riaprono i mercati cinesi: crollo verticale

Davide Locano
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Poche ore dopo la prodezza dello Spallanzani, l'ospedale a Roma che ha isolato il coronavirus, l'Italia attende il primo volo di rimpatrio dei connazionali ancora bloccati in Cina dall'inizio della diffusione del virus: a bordo 56 persone, in dieci hanno scelto di restare. E sempre in queste ore, i morti salgono a 361 persone: il conteggio delle vittime supera quello della Sars, che nel 2002-2003 fece 349 morti, stando ai numeri ufficiali dell'Oms. Allo stato, i contagi totali del coronavirus sono 17.205, più del triplo dei 5.327 della Sars. Leggi anche: Coronavirus, Renato Farina: i comunisti non cambiano... Inoltre, oggi - lunedì 3 febbraio - è la prima giornata di riapertura dei mercati cinesi dopo il lungo stop dovuto al Capodanno lunare. Le cifre sono impressionanti: crolli di quasi il 9% a causa del panico dovuto all'epidemia di polmonite virale e l'impatto economico che porta in dote. L'indice composite di Shanghai ha accusato nelle prime battute un tonfo dell'8,73%, bruciando ben 259,83 punti, scivolando a quota 2.716,70 e ai minimi da febbraio 2019, mentre Shenzhen ha perso il 9%, lasciando sul floor di Borsa 158,02 punti, a quota 1.598,80. Ma non solo. Più passano le ore, più il coronavirus - nonostante le guarigioni - assomiglia a una pandemia. Lo spiega Anthony Fauci, direttore dell'istituto americano per le allergie e le malattie infettive: "Il coronavirus - spiega - è molto, molto trasmissibile, e quasi certamente sarà una pandemia". Dunque quanto riporta il New York Times, secondo cui gli scienziati ancora non hanno le idee chiare sul tasso di mortalità. A preoccupare è la rapidità di trasmissione, molto superiore a Sars o Mers, tanto che secondo alcuni modelli già ora il numero reale di casi sarebbe di 100mila unità.

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