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Libia: al-Jazeera, intelligence GB coinvolta in torture dissidenti Gheddafi

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Londra, 18 dic. (Adnkronos/Aki) - L'Mi6, il servizio segreto britannico per l'estero, avrebbe avuto un ruolo nelle torture dei detenuti nel carcere di Abu Salim a Tripoli che hanno portato all'arresto di dissidenti del deposto regime libico di Muammar Gheddafi nel Regno Unito. E' quanto sostiene un'inchiesta condotta da al-Jazeera. L'emittente cita infatti un rapporto esclusivo di Abdel-Hakim Belhaj, capo del Gruppo combattente islamico libico (Lifg) contro Gheddafi, nel quale il leader ribelle spiega di essere stato torturato insieme a Sami al-Saadi e costretto a indicare nomi di innocenti che vivevano in Gran Bretagna. Al-Saadi e Belhaj affermano inoltre di essere stati interrogati da agenti stranieri, britannici compresi, nel carcere di Abu Salim. Da queste denunce è partita una loro azione legale contro il governo britannico. Secondo gli avvocati di Belhaj, i due uomini e le loro famiglie erano pedine di un accordo raggiunto tra Tripoli e Londra nel 2004. La giornalista di al-Jazeera Juliana Ruhfus che si occupa dell'inchiesta spiega quindi che dopo la caduta di Gheddafi, "i ribelli arrivati a Tripoli hanno saccheggiato tutti gli edifici del vecchio regime. E' stato nell'ufficio del capo dello spionaggio Moussa Koussa che hanno trovato documenti che hanno rivelato nel dettaglio la collaborazione tra i servizi di intelligence libici e britannici". (segue)

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