E se la Corea del Nord decidesse, davvero, di lanciare un attacco nucleare, che cosa vorrebbe colpire? Una risposta arriva da uno studio del think-tank European Council on Foreign Relations (Ecfr), uno studio basato su materiale e fonti di Pyongyang. Si scopre così che in cima all'elenco degli obiettivi di Kim Jong-un, ovviamente, ci sono le maggiori città statunitensi, dunque Manhattan, la Casa Bianca e il Pentagono. In subordine i maggiori centri della Corea del Sud e del Giappone, su tutti Tokyo e Seul. E ancora, le basi americane nell'oceano Pacifico e le portaerei a capacità nucleare. Comunque sia, lo stesso studio mette in evidenza come, sempre secondo fonti nordcoreane, l'approccio del regime comunista al nucleare farebbe parte di una strategia difensiva e non offensiva. Per approfondire leggi anche: Corea del Nord, così è finito l'armistizio