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New York, Gheddafi all'Onu

non trova posto per la tenda

emanuele satolli
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Dopo undici anni di sanzioni e isolamento la Libia partecipaalla prossima Assemblea Generale dell'Onu. Per il suo viaggio a New York ilcolonnello Gheddafi ha riunito intorno a sé 40 amazzoni, le sue guardie delcorpo addestratissime, pronte  a tutto emolto belle, e la tenda da beduino che regolarmente pianta nei parchi dellecittà che visita. Il sindaco di New York, Michael Bloomberg, ha rifilatoun netto no alla richiesta libica di sistemare la tenda a Central Park, nienteda fare, “c'è una legge che vieta a chiunque di campeggiare nel parco”, hasentenziato il primo cittadino. Gheddafi e i suoi hanno immediatamente tirato fuoriil “piano b”: una casa di proprietà libica nel New Jersey, a due passi dallaGrande Mela. Anche questo piano è stato immediatamente abbandonato a seguitodelle proteste dei cittadini locali ostili all'idea di avere come vicino, seppurper pochi giorni, il colonnello. I responsabili libici sono allora andati abussare alla porta del Pierre Hotel, vicino al palazzo di vetro, ma iresponsabili sono stati inamovibili: “il giardino dell'albergo non è un campeggio”. La Libia ha subito un duro colpo alla propria immagine dopola decisione delle autorità britanniche di liberare l'attentatore di Lockerbie,Abdel Baset Ali al-Megrahi, ricevuto in patria come un eroe nazionale. Avendole provate quasi tutte gli ufficiali libici hannopensato bene di spacciarsi per diplomatici olandesi e  contattatare un agente immobiliare per tentaredi affittare una proprietà sulla 78esima strada. “Quando ti dico che sono deirappresentanti olandesi prendi la cosa per vera – ha detto Jason Haber, l'agenteimmobiliare in questione – Ma dopo alcune conversazioni mi sono accorto dalloro accento che c'era qualcosa che no andava e quando ho iniziato a riceverele e-mail, l'indirizzo era dell'ambasciata libica”. I falsi olandesi hanno avanzato la richiesta diaffittare per quattro o cinque giorni tutto lo stabile sulla 78esima,appartenente a una famiglia che lo aveva acquistato un anno fa per 18.5 milionidi dollari. “Le conversazioni erano molto brusche e gli uomini scortesi” spiegail signor Haber che non ha concluso l'affare in quanto solo il primo piano dell'edificioera libero e pronto per essere affittato. Il colonnello Gheddafi ha finalmente trovato unasistemazione in un palazzo sulla 48esima strada, è di proprietà dell'ambasciatalibica, ospita uffici per i diplomatici e ha un giardino troppo piccolo per latenda da beduino.       

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