I giudici: Polanski resta in cella
Il regista annuncia il ricorso
Roman Polanski resta in prigione. Il Tribunalepenale federale (Tpf) ha infatti respinto il suo ricorso contro l'ordined'arresto in vista dell'estradizione. I giudici bellinzonesi hanno rifiutatola scarcerazione perchè ritengono elevato il rischio di fuga del registafranco-polacco. Lunedì sera l'avvocato del regista aveva annunciato che, alla luce del miglioramento delle sue condizionio fisiche Roman Polanski avrebbe presto lasciato l'ospedale per tornare incella. Il regista, ricoverato la scorsa settimana in ospedale, non dovràinfatti subire alcun intervento chirurgico e a breve sarà dunque trasferito dinuovo nel carcere svizzero dove è detenuto dal suo arresto del 26 settembrescorso, in attesa di eventuale estradizione negli Usa. Lo ha confermatol'avvocato del regista, Georges Kiejman, che ha assicurato che i problemi disalute del regista non "avranno conseguenze dirette" sul suo stato di arresto eche "gli Stati Uniti non hanno finora inviato alcuna richiesta diestradizione". Le autorità americane hanno 40 giorni di tempo, mentre Polanskispera che entro breve la magistratura svizzera si pronunci definitivamentesulla sua richiesta di libertà condizionata. Gli avvocati del regista hanno fatto sapere che “presenterannoun ricorso” contro la decisione del Tribunale. “Porteremo garanzie ancora piùforti e meglio giustificate, cercheremo di dimostrare che non c'è alcun rischioa ordinare la messa in libertà di Polanski”, ha spiegato l'avvocato Herve Temime.