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Ryanair, brusco atterraggio

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26 persone ferite

Eloisa Palomba
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Limonges - Tragedia aerea mancata per un pelo. Ieri sera a Limonges, in Francia, un veivolo della compagnia Ryanair, un Boeing 737 con a bordo 168 passeggeri e 7 membri dell'equipaggio, partito da Bristol e diretto a Barcellona-Girona , ha dovuto affrontare un atterraggio di emergenza a causa di una brusca depressurizzazione,  dopo essere caduto da otto mila metri in cinque minuti. Il bilancio del brusco atterraggio è di 26 feriti. Ancora da accertare le cause che hanno fatto scendere improvvisamente di quota l'aereo della nota compagnia low cost. Ryanair ha comunque  precisato che l'aereo è atterrato "per precauzione" e che i passeggeri ricoverati soffrono di problemi ai timpani. Parla, infatti, di un momento "terrificante" uno dei passeggeri del volo Bristol-Barcellona. "La gente - ha aggiunto - temeva di morire". L'uomo, in viaggio con il figlio, racconta di una "diminuzione improvvisa della temperatura" con "una corrente di aria fredda, come se qualcuno avesse aperto la porta", dopodichè "sono scese la maschere per l'ossigeno". In quel momento, precisa, "per me è stato evidente che c'era una depressurizzazione della cabina, ma non è stato fatto nessun annuncio. Perché non ci hanno detto qualche parola rassicurante?". La compagnia low cost ha mandato a Limoges un altro aereo che è ripartito alle 3,30 del mattino con a bordo 127 persone desiderose di riprendere immediatamente il viaggio. Gli altri raggiungeranno Girona in giornata. Bisogna garantire standard di sicurezza per i passeggeri delle compagnie low cost. Lo chiede in una nota il senatore Roberto Castelli, sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti della Lega Nord, commentando l'atterraggio di emergenza a cui è stato costretto un volo della Ryanair a causa di una brusca depressurizzazione. "Evidentemente - aggiunge - le preoccupazioni che ho espresso qualche giorno fa sulle compagnie low cost non erano del tutto infondate". "Occorre - osserva Castelli - che l'Enac si attivi al più presto per far sì che siano assolutamente garantiti gli standard di sicurezza per i passeggeri che usufruiscono dei servizi di queste compagnie". Intanto,poco rassicurante è la notizia, dal Canada, che riguarda la “Air Canada Jazz”. La compagnia aerea ha deciso di eliminare i giubbotti di salvataggio, sostenendo che questi non sono indispensabili in caso di incidente aereo poiché i cuscini dei sedili sono già idonei a costituire un "dispositivo galleggiante individuale" come prevedono le norme vigenti. Gli unici giubbotti di salvataggio presenti sui velivoli della compagnia canadese saranno quelli per bambini. "Li abbiamo aboliti perché erano del tutto inutili dato che ci sono i cuscini", ha detto un portavoce della compagnia. Alcuni media fanno però l'ipotesi che si sia cercato in tal modo di ridurre il peso degli aerei per risparmiare qualche goccia di kerosene.

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