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Mogadiscio, kamikaze uccide

ministri, giornalisti e studenti

Eleonora Crisafulli
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È salito a 57morti e oltre 200 feriti il bilancio delle vittime dell'esplosione che ha colpitooggi l'hotel Shamo di Mogadiscio.Lo riferisce l'agenzia di stampa Xinhua. Tra i morti si contano tre ministri del governo transitoriosomalo: quello della Salute, Qamar Aden 'Ali, quello dell'Istruzione, AhmadAbdullah, e quello dell'Università, leader delle Corti islamiche, Ibrahim Addo.Il responsabile del dicastero per la Gioventù e lo sport, Olad Roble,invece, è rimasto «gravemente» ferito.Sono morti inoltre due giornalisti,Hassan Zubeyr Haji di al-Arabiya e Mohamed Amin Aden Abdulle della radio localeShabell, e nove studenti somali. Nei prossimi minuti è attesa una conferenza stampa del presidente delgoverno transitorio somalo, Ahmad Sharif, sull'accaduto. La deflagrazione èstata molto potente, hacolpito l'importante hotel della città, dove si teneva una festa peralcuni studenti da poco diplomati e una riunione del governo, a cui partecipavano numerose autorità. La missione dell'Unione africana ha annunciato che a provocare la strage è stato un kamikaze. L'attentatocontro gli sponenti del governo non è stato ancora rivendicato, ma quasi tutti gli osservatori lo attribuiscono agli Shabaab, il gruppo integralistaislamico ritenuto il braccio armato somalo di al Qaeda, che ormai in larga misura egemonizza la lotta armatacontro il Governo Federale di Transizione, internazionalmente riconosciuto edappoggiato, ma molto debole sul territorio. Gli Shabaab controllano gran partedella Somalia e della sua capitale.

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