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Variante Delta, drammatica denuncia del premier israeliano: "Pfizer più debole del previsto, non sappiamo quanto aiuti"

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Mentre crescono i timori legati al contagio da coronavirus dovuto alla variante Delta, proprio sulla mutazione e l'efficacia del vaccino piovono cattive notizie. A parlare è il primo ministro di Israele, Naftali Bennett, il quale ha spiegato che l'efficacia del vaccino Pfizer contro la variante Delta "è più debole di quanto sperassero i funzionari sanitari". 

 

Insomma, le parole che non avremmo mai voluto sentire. Pronunciate dal primo ministro di un Paese, Israele, che nonostante sia tra i più avanti al mondo nella campagna vaccinale ha appena varato nuove restrizioni proprio per l'aumento dei contagi. "Non sappiamo esattamente fino a che punto il vaccino aiuti, ma è significativamente inferiore", ha chiosato Bennett.

Il Jerusalem Post fa sapere che il primo ministro ha tenuto una riunione con i massimi funzionari sanitari e con i ministri per discutere i prossimi passi nella gestione della pandemia alla luce del rialzo dei contagi. E ancora, ha sottolineato come la variante Delta stia facendo "un balzo in avanti in tutto il mondo, anche in paesi vaccinati come la Gran Bretagna, Israele e Stati Uniti".

 

E ancora, Bennett ha aggiunto: "In Gran Bretagna negli ultimi giorni, abbiamo assistito a un aumento del numero di bambini che vengono ricoverati in ospedale su base giornaliera. Questo è uno sviluppo di cui siamo consapevoli: lo stiamo affrontando in modo razionale e responsabile". In Israele, giovedì, è stato riscontrato il numero più alto di casi di coronavirus da marzo, con l'1,52% dei test risultati positivi.

 

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