Slovenia, accolta la proposta
sui matrimoni omosessuali
Dopo un lungo dibattito è stata accolta in Slovenia la proposta di legge sui matrimoni omosessuali e le adozioni a coppie formate da individui dello stesso sesso. Il governo ha sottoposto al Parlamento una nuova legge sulla famiglia, che definisce quale «unione familiare» le convivenze registrate di coppie omosessuali, riconoscendo loro anche il diritto all'adozione dei bambini. Il ministro della famiglia e della previdenza sociale, Ivan Svetlik, ha ammesso l'esigenza di normalizzare una situazione di fatto: «Non intendiamo creare nuove forme di famiglia, ma riconoscere quello che nella realtà già esiste. La famiglia tradizionale godrà anche in futuro del pieno appoggio e della protezione dello Stato». Secondo Svetlik un terzo delle unioni in Slovenia sono «atipiche», ovvero forme di famiglia non tradizionali e tutte verranno equiparate alla tradizionale. L'obbligo di riconoscere alle coppie gay e lesbiche la definizione di «unione familiare» e il diritto di adozione deriva dalla decisione della Corte costituzionale che ha definito discriminatoria l'attuale legge sulle coppie omosessuali. La proposta gode dell'appoggio dell'intero governo che intende difenderla nonostante il netto dissenso espresso dall'opposizione di centro-destra e dalla Chiesa cattolica che hanno annunciato, nel caso venisse approvata, iniziative referendarie per la sua abrogazione.