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Afghanistan, talebani pronti a dichiarare illegale il vaccino anti-Covid: disastro sanitario, si condannano a morte?

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Mentre la situazione in Afghanistan è ancora in via di definizione, con le evacuazioni dall’aeroporto di Kabul che dovranno cessare entro il 31 agosto per non incorrere nelle conseguenze minacciate dai talebani, emerge un altro risvolto drammatico della caduta dell’Occidente. I talebani sono infatti da sempre contrari ai vaccini: basti pensare che si erano opposti anche a quello contro la poliomielite, che infatti ancora circola in Afghanistan.

Quindi la formazione di un governo guidato dai talebani potrebbe comportare una diffusione rapida e incontrollata del Covid: dopo la presa di Kabul, le vaccinazioni potrebbero essere dichiarate illegali in tutto lo Stato, come già è stato fatto nella parte orientale dell’Afghanistan dopo la conquista da parte dei talebani. Tra l’altro attualmente è molto difficile monitorare la reale situazione epidemiologica del Paese: tra il 3 gennaio e il 19 agosto, l’Oms è riuscita a registrare 152.411 casi e 7.074 decessi. Inoltre risultano somministrate circa 1.9 milioni di dosi di vaccino, su un totale di 40 milioni.

Lontanissimo quindi almeno il 70% di popolazione vaccinata che è il minimo indispensabile per frenare l’avanzata del Covid. L’Oms ha fatto sapere di essere “estremamente preoccupata” anche perché i disagi all’aeroporto “stanno ritardando le forniture sanitarie essenziali urgenti. L’affollamento nelle strutture sanitarie e nei campi interni per gli sfollati, in seguito all’aumento del conflitto nel paese, limiterà inoltre l’attuazione dei protocolli di prevenzione delle infezioni, aumentando il rischio di trasmissione di COVID-19 e di focolai di altre malattie”.

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