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Afghanistan, Barack Obama scomparso. "Silenzio imbarazzante" e clamoroso sospetto: è la fine di Joe Biden

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"E Barack Obama che fine ha fatto?". Se lo chiede Francesco Semprini sulla Stampa, quotidiano che ha sempre trattato con i guanti bianchi l'ex presidente americano, considerato un "faro" dei liberal e dei progressisti anche in Italia. Ma sull'Afghanistan quello dell'ex leader democratico, alla Casa Bianca per 8 anni, è un "silenzio imbarazzato".

 

 

 

 

"L'ultima volta è stato visto nella residenza di Martha's Vineyard, in Massachusetts, immerso nelle celebrazioni dei suoi 60 anni compiuti il 4 agosto", ricorda polemicamente il quotidiano piemontese diretto da Massimo Giannini. Neanche una parola sulla debacle del suo ex vice, il presidente in carica Joe Biden, sul caos di Kabul, sull'avanzata inarrestabile dei talebani ormai al potere. Un bello smacco per chi vinse il premio Nobel per la pace "sulla fiducia". 

 

 

 

 

Il silenzio di Obama è irrituale. Due suoi predecessori, repubblicani ma lontani come il giorno e la notte, Donald Trump e George W. Bush, si sono esposti e hanno parlato. Barack solitamente è sempre stato in prima fila, mediaticamente, nelle battaglie su diritti umani e difesa delle donne. Tutto quello che i talebani stanno calpestando. Quando Biden ha annunciato la fine della guerra e l'inizio del ritiro delle truppe americane da Kabul, Obama si era complimentato con lui. Ora "non ha altri commenti da fare", come spiega laconico un suo portavoce. E il sospetto che anche Barack stia prendendo le distanze dal suo "fratello Joe" è sempre più pesante.

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