Baby velista fugge
trovata nelle Antille
Voleva fare il giro del mondo da sola e diventare la velista da record più giovane della storia. Peccato che avesse solo 14 anni. Così un Tribunale le ha impedito l'impresa “azzardata”, ma lei è scappata di casa, forse per inseguire il suo sogno aggirando gli ostacoli della legge. Ma, dopo due giorni di ansia sulla sua sorte, Laura Dekker, 14 anni, è stata ritrovata ieri sera sana e salva nelle Antille Olandesi. Laura è stata rintracciata sull'isola di Sint Marteen, in seguito alla segnalazione di una abitante, messa in allerta dalla grande risonanza mediatica della vicenda, ha riferito la polizia olandese. Di lei si stanno occupando le autorità dell'isola e la ragazza tornerà al più presto a casa, secondo Il Consiglio olandese per la Protezione dell'infanzia. La polizia ha detto che si è trattato di un fughino ma che ne ignora le circostanze. La vicenda - Laura era scomparsa venerdì da Utrecht. La sua barca era ancora ormeggiata in porto ma gli inquirenti avevano escluso la pista della violenza o del rapimento. Nata su una barca, Laura pareva disposta a tutto per entrare nel Guinness dei primati. E conoscendo la sua determinazione in molti erano convinti che fosse partita per iniziare la sua impresa altrove, visto che in Olanda non può farlo. Per il Tribunale dei minori di Utrecht si tratta infatti di un'impresa troppo rischiosa per una minorenne che verrebbe inoltre meno agli obblighi scolastici. La polizia aveva allertato tutti gli aeroporti dei Paesi vicini, nel timore che Laura potesse avere come obiettivo la Nuova Zelanda, avendo anche un passaporto di quel Paese visto che è nata in acque neozelandesi sulla barca a vela dei genitori che stavano facendo il giro del mondo, durato sette anni. A rendere più concreta l'ipotesi di una fuga in un altro continente era stato un prelievo di 3.500 euro dal conto di Laura qualche giorno fa. E una lettera che avrebbe scritto al padre, con cui vive, grande sostenitore del suo progetto. E proprio sul padre erano puntati gli occhi degli inquirenti in queste ore: un portavoce della famiglia aveva fatto sapere che il genitore non aveva alcuna idea di dove fosse la figlia, ma secondo i servizi sociali potrebbe essere stato proprio lui ad incoraggiare un pò troppo la ragazza e potrebbe stato disposto a coprire la sua fuga. Gli assistenti sociali seguono la vicenda fin dallo scorso settembre, quando il padre di Laura, Dick, in mare sulla sua barca a vela dall'età di 12 anni, aveva chiesto un permesso alla scuola che permettesse alla giovane skipper di fare il giro del mondo e seguire i corsi via internet dalla cabina della sua barca a vela. Fu allora che i servizi sociali si insospettirono, convinti che una ragazzina non possa prendere una decisione così difficile e rischiosa da sola. Anche la madre di Laura aveva qualche riserva, ma era disposta ad assecondare l'insistenza e la determinazione della figlia. Venne quindi chiesto il pronunciamento del Tribunale, che quando spezzò i sogni di Laura mandò la giovane su tutte le furie e lasciò a bocca asciutta il padre, che già aveva firmato numerosi contratti di sponsorizzazione e di sfruttamento dell'immagine della baby velista.