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Usa, "epidemia di salmonella in rapida crescita": cifre-choc in pochi giorni, cresce la paura

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Una nuova epidemia, negli Stati Uniti, su cui sta indagando il Centers for Disease Control, CDC. Si tratta di un'epidemia di salmonella Oranienburg, che ha già colpito 25 stati degli Usa e contagiato 127 persone, 18 delle quali ricoverate.  L'agenzia nazionale per la protezione della salute americana ha affermato che non è ancora stato trovato un alimento specifico collegato all'epidemia che viene definita in "rapida crescita".

 

Nel dettaglio lo scorso 2 settembre il Cdc ha identificato un focolaio di 20 infezioni da Salmonella Oranienburg. Da allora, l'epidemia è cresciuta rapidamente. Al 15 settembre 2021, sono state segnalate 127 persone infettate dallo stesso ceppo epidemico provenienti da 25 stati. I contagi sono iniziati tra i 3 agosto e il primo settembre. I contagiati  hanno un'età compresa tra meno di 1 anno e 82 anni, con un'età media di 33 anni e il 59% sono donne. Delle 49 persone con informazioni disponibili, 18 sono state ricoverate in ospedale e per ora, fortunatamente, non sono state registrate vittime. 

 

I sintomi dell'epidemia di salmonella sono  diarrea, vomito e disidratazione. I sintomi di solito iniziano a partite da 6 ore fino a 6 giorni dopo aver ingerito i batteri incriminati. Nella maggior parte dei casi si guarisce senza trattamenti in 4-7 giorni, ma chi ha un sistema immunitario indebolito o non del tutto formato, come i bambini, rischiano anche l'ospedalizzazione.

Il dubbio è che molti casi non siano ancora stati segnalati, anche perché per determinare il se una persona abbia contratto la salmonella e sia connessa al focolaio occorrono dalle 3 alle 4 settimane. Il timore delle autorità, insomma, è che  il numero reale di persone malate sia probabilmente molto più alto dei dati attualmente riportati ufficialmente. Uno scenario che inquieta il Cdc.

 

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