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Jeffrey Epstein, il racconto horror della vittima in aula: "Costretta a cavalcargli la faccia. E i capezzoli..."

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Va avanti a New York il processo a Ghislaine Maxwell, ex compagna e collaboratrice di Jeffrey Epstein. Si sta cercando di capire se abbia trovato lei le prede destinate agli abusi del milionario, morto suicida in carcere nel 2019. Ieri ha testimoniato la donna che per prima ha sporto denuncia contro Epstein e Maxwell. Durante l'udienza ha raccontato - come riporta il Daily Mail, citato da Dagospia - che il primo rapporto sessuale con l'imprenditore statunitense avvenne quando lei aveva 14 anni. E non solo: ha rivelato pure che la Maxwell era nella stanza durante il presunto abuso.

 

 

 

Jane, nome di fantasia, ha raccontato che Epstein le avrebbe "fatto cavalcare la sua faccia" e "pizzicargli i capezzoli". Poi ha parlato del primo incontro sessuale, avvenuto nel 1994, durante il quale l’uomo l’avrebbe portata in piscina "continuando a masturbarsi su di me". Lui, inoltre, le avrebbe chiesto spesso cosa voleva fare in futuro. In particolare, le avrebbe detto: "Conosco tutti, agenti, fotografi, posso far accadere le cose ma devi essere pronta per questo".

 

 

 

"Ero paralizzata dalla paura. Non avevo mai visto un pene prima, figuriamoci qualcosa del genere. Mi sono vergognata", ha continuato la presunta vittima. Poi ci sarebbe stato il primo rapporto sessuale con la Maxwell. A tal proposito, la donna ha spiegato: "Mi hanno portata nella camera da letto di Epstein nella sua casa di Palm Beach. Sono entrati in camera da letto e si sono spogliati. Hanno iniziato ad accarezzarsi l'un l'altro e a ridacchiare casualmente". Jane ha detto che "l'abuso sessuale è avvenuto ogni volta che ho visitato la sua casa". Poi, scendendo nel dettaglio: "Gli piacevano i vibratori, erano di diverse dimensioni, persino un massaggiatore per la schiena". Infine ha definito "inquietante" la sua villa di New York a causa di tutte le foto di ragazze nude sui muri.

 

 

 

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