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Covid, Salah Abdeslam terrorista del Bataclan isolato in carcere ma contagiato. Sconcerto in Francia: come l'ha preso

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Pur non avendo avuto nessun contatto umano, il terrorista sotto processo per la strage del Bataclan a Parigi ha contratto il Covid. L’imputato era in una cella di isolamento e resta un mistero come si sia contagiato. La notizia sul 32enne franco-belga Salah Abdeslam, confermata ieri dalle autorità francesi, come riportato dal Giornale, adesso rischia di far saltare il processo.

 

 

 

La positività del terrorista preoccupa perché potrebbe alterare il calendario delle udienze, che sarebbe dovuto ripartire il 4 gennaio nel tribunale speciale della capitale francese. La ripresa del processo sarebbe stata fondamentale perché solo a gennaio sarebbero scattate le domande più importanti all’unico superstite del commando. Domande per cui cercano delle risposte i familiari delle 130 vittime e dei 350 feriti nell’attacco risalente al 13 novembre 2015.

 

 

 

In ogni caso, se il 32enne continuerà a risultare positivo anche la prossima settimana, non ci sarà nulla da fare: non potrà partecipare all’udienza. Ragione per la quale i legali chiederanno il rinvio di un mese. Nel frattempo è scoppiata la polemica sui controlli nel carcere di massima sicurezza di Fleury-Merogis dove il terrorista vive 24 ore su 24. Nessuno riesce a spiegarsi come l'uomo abbia potuto contrarre l’infezione in una cella del tutto isolata e fornita pure di palestra e maxischermo. Basti pensare che solo 13 persone, compresi i familiari, possono fargli visita ogni tanto. Pare però che lui non si sia mai voluto vaccinare. Un nuovo tampone è atteso per lunedì 3 gennaio.

 

 

 

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