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Vladimir Putin "non ha più risorse, entro quando dovrà fermare la guerra": l'economista russo azzera lo zar

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Quando siamo all’ottavo giorno di guerra in Ucraina, non si hanno certezze su cosa potrà succedere, soprattutto sul fronte russo. Vladimir Putin appare determinato ad andare fino in fondo: non si fermerà fino a quando non riuscirà a prendere il Paese, però nel frattempo deve fare i conti con quello che succede all’interno della Russia per via delle sanzioni sempre più dure prese dall’Occidente.

 

 

“La Russia è piombata in una crisi economica che sarà peggio di quella del 1991 - ha dichiarato l’economista Vladimir Mirov, stretto collaboratore di Navalny - diamogli altre due-tre settimane per comprendere la realtà: non ha le risorse per proseguire la guerra”. Mirov si è detto sicuro che le sanzioni adottate dall’Occidente “avranno un effetto devastante sulla Russia”, asserendo che Putin “ha fatto il passo più lungo della gamba” lanciandosi in questa folle invasione dell’Ucraina.

 

 

Diffile però che decisa di fare un passo indietro: “Sappiamo che in 20 anni non ha mai ammesso di essere stato sconfitto. Non si accontenterà di ritirare semplicemente le truppe ma dovrà trovare un modo per presentare la fine della guerra come una sua vittoria”. Secondo l’economista nessuno più di Putin si rende conto dello “stato penoso dell’economia e delle forze armate”, eppure ciò non lo ha fatto desistere dal lanciare l’offensiva. “Non è completamente folle - ha chiosato Mirov - ha un istinto di sopravvivenza. E i suoi uomini vogliono sopravvivere”.

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