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Ucraina, la diretta della guerra. Zelensky: "Diversi tentativi di eliminarmi", nuovi colloqui con Mosca dal 28 al 30 marzo in Turchia

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Il 33esimo giorno di guerra si apre con una nuova fase da parte dei russi. L'obiettivo? La "liberazione" della regione orientale del Donbass. Per gli esperti quella di Vladimir Putin non è una ritirata. Anzi, si preannuncia la fase più delicata del conflitto.

21.40 Sirene ed esplosioni a Kiev e Leopoli
Ci sono notizie di sirene dei raid aerei e suoni di esplosioni che provengono da Kiev e Leopoli. E' quanto si legge sulla diretta del Guardian che cita il tweet di un giornalista che riporta esplosioni in lontananza nella capitale. E un altro tweet di una giornalista ucraina che dice che una ventina di minuti fa sono suonate le sirene dei raid aerei a Leopoli.

Ore 20.15 La rivelazione di Zelensky: "Diversi tentativi per eliminarmi"
"Ho sentito molte persone che sostengono che la mia eliminazione è pianificata - ha rivelato Zelensky nella sua prima intervista a media russi dall’inizio della guerra pubblicata sul sito anti Putin Meduza -. Probabilmente ci sono stati diversi tentativi".

Ore 19.55 Zelensky: "Valutiamo attentamente la neutralità se supportati"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto di essere pronto a discutere di neutralità e di status non nucleare se supportati da garanzie di sicurezza.

Ore 19.45 Meduza pubblica l'intervista a Zelensky nonostante il no di Mosca 
Meduza, sito russo anti-Putin, ha pubblicato l'intervista rilasciata dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky ad alcuni media russi. Intervista che Mosca aveva diffidato dal trasmettere, minacciando conseguenze legali. Il lungo colloquio, di cui è stato anche pubblicato il video, di circa un'ora e mezza ed è stato intitolato: "Questa non è solo una guerra. E' molto peggio".

Ore 18.55 Zelensky accusa l'Occidente: "Manca di coraggio, gioca a ping pong"
"Manca di coraggio, gioca a ping pong". Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha puntato il dito contro l'Occidente, criticandone l'esitazione. In particolare, in un nuovo video ha ribadito: "L'Ucraina ha bisogno solo dell'1% degli aerei della Nato e dell'1% dei carri armati, non chiederemmo di più. Abbiamo già aspettato 31 giorni".

Ore 18.20 Zelensky intervistato dai media russi: Mosca chiede di non pubblicarla
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky avrebbe concesso una lunga intervista ad alcuni media russi per la prima volta dall'inizio della guerra. Adesso, però, l'ente regolatore dei media di Mosca ha avvertito di non pubblicare né trasmettere l'intervista. Lo riferisce Sky News.

Ore 17.45 Di Maio: "La guerra di Putin va fermata, evitare azioni ancora più disperate"
"La guerra di Putin va fermata. Il pericolo è reale, le bombe russe stanno esplodendo in Ucraina causando la morte di centinaia di civili. Bombe che scoppiano ai confini dell'Ue. Questa invasione violenta va fermata, prima che la guerra diventi ancora più catastrofica e Putin porti avanti azioni ancora più disperate": Luigi Di Maio ha scritto questo appello su Facebook. Il ministro degli Esteri ha invocato la pace: "Ogni iniziativa a livello nazionale e internazionale deve portare al raggiungimento della pace e della stabilità in Ucraina e in tutta l'Europa. Nelle prossime settimane la furia dell'esercito russo potrebbe intensificarsi sempre di più".

Ore 17.11 Kiev, da domani nuovi colloqui di pace con la Russia in Turchia
Riprendono i colloqui di pace tra Kiev e Mosca: il prossimo round si svolgerà in Turchia dal 28 al 30 marzo. L'annuncio è arrivato da uno dei membri della delegazione ucraina, David Arahamiya, che lo ha scritto su Facebook, come riporta Ukrinform. Nel post si legge: "Oggi, al round di colloqui in video, è stato deciso di tenere il prossimo round in presenza in Turchia dal 28 al 30 marzo".

Ore 16.55 Chernobyl, incendi vicino alla centrale nucleare
Ben 31 incendi sono stati segnalati nella zona vicina alla centrale nucleare di Chernobyl. Le fiamme hanno provocato un aumento dei livelli di inquinamento radioattivo dell'aria. Ancor più preoccupante però è il fatto che lo spegnimento del rogo appare molto difficile vista l'occupazione da parte delle truppe russe. Cosa succede conquesti incendi? La combustione fa sì che i radionuclidi vengano rilasciati nell'atmosfera e trasportati dal vento su lunghe distanze. Ecco perché i più esposti alla minaccia sono Ucraina, Bielorussia e nei paesi europei, secondo il commissario per i diritti umani della Verkhovna Rada Lyudmila Denisova.

Ore 16.15 Deputato russo choc: "Invadiamo anche la Polonia"
Una dichiarazione choc quella fatta dal deputato russo Savostyanov: "La Russia potrebbe condurre un'offensiva su vasta scala contro la Polonia, gli stati baltici e il Kazakhstan come parte di un'operazione speciale militare globale sulla smilitarizzazione e la denazificazione". Mykhailo Podolyak, capo negoziatore dell'Ucraina e consigliere del presidente Zelensky, ha replicato: "È solo l'inizio. La Russia chiaramente promette che scorrerà molto sangue in Europa".

Ore 15.55 Due missili russi contro Odessa, contraerea ucraina li abbatte
Due missili sono stati lanciati via mare dalle forze russe contro Odessa. La contraerea ucraina, però, sarebbe riuscita ad abbatterli in tempo. Lo ha detto ai giornalisti Vladislav Nazarov, portavoce del South Operational Command ucraino citato da Unian.

Ore 15.35 Referendum sull'annessione di Lugansk alla Russia? "Senza valore"
Il portavoce del ministero degli Esteri ucraino, Oleg Nikolenko, ha commentato l'ipotesi di una consultazione popolare nell'autoproclamata repubblica separatista di Lugansk per l'annessione a Mosca: "Qualsiasi falso referendum nei territori temporaneamente occupati è giuridicamente insignificante e non avrà conseguenze legali". La Russia, alla vigilia del conflitto, ne aveva riconosciuto l'indipendenza insieme quella di Donetsk. Il portavoce di Kiev, secondo quanto riportato da Ukrinform, ha anche sottolineato che nessun Paese al mondo riconoscerebbe la validità di un referendum del genere.

Ore 15.20 Il sindaco di Ivano-Frankivsk in Ucraina: "Attaccati con aiuti a Chernihiv"
Il sindaco di Ivano-Frankivsk, Ruslan Martsinkiv, ha raccontato in un video pubblicato su Facebook: "Siamo riusciti ad andare nella regione di Chernihiv con una missione umanitaria, ma sfortunatamente non siamo riusciti a raggiungere la stessa Chernihiv, perché siamo finiti sotto il fuoco nemico". Poi però ha aggiunto: "Grazie a Dio tutti sono vivi, ma ci sono feriti. Nonostante il pericolo, abbiamo fornito l'aiuto di cui la città aveva bisogno".

Ore 15.00 - Mosca rafforza parte militare agenzia spaziale
In risposta alle sanzioni e alla fine delle collaborazioni internazionale, l'agenzia spaziale russa Roscosmos programma di raddoppiare il numero di satelliti mandati in orbita dalla Russia. Lo ha detto il CEO di Roscosmos, Dmitry Rogozin, in una conferenza stampa. "Vediamo oggi che ciò che è importante per noi, in realtà, è l'obiettivo di raddoppiare le dimensioni della costellazione di satelliti in orbita", ha detto. Rogozin ha preannunciato il rafforzamento della parte militare dell'agenzia e la costruzione di satelliti a doppio uso civile-militare. Inoltre, ha ipotizzato di sostituire l'Esa, con la quale era programmata una missione su Marte e che ha lasciato il progetto a causa della crisi Ucraina, con investitori dei Paesi del Golfo e della Cina. 

Ore 14.26 - Le autorità ai giornalisti: niente foto e video di esplosioni
 I media stranieri che pubblicano sui siti immagini degli attacchi possono essere considerati spie. Lo dice il servizio di sicurezza dell'Ucraina, esortando i giornalisti locali e stranieri a non scattare foto e video delle esplosioni, a non diffondere informazioni sui luoghi in cui sono avvenuti i bombardamenti e di quelli dove hanno volato i missili russi. "Abbiamo una popolazione civile, con le vostre pubblicazioni si possono uccidere delle persone, specialmente con le trasmissioni in diretta. State correggendo il fuoco del nemico", ha detto Roksolana Yavorska, portavoce del dipartimento Sbu (servizio di sicurezza) nella regione di Leopoli, rivolgendosi direttamente ai giornalisti. 

Ore 14.02 - La Russia blocca accesso a sito web del quotidiano Bild
La Russia ha bloccato l'accesso al sito web del quotidiano tedesco Bild, secondo quanto riporta la Ria Novosti. La restrizione è arrivata su richiesta dell'ufficio del procuratore generale, con l'autorità di regolamentazione delle comunicazioni russa Roskomnadzor che ha attuato la decisione, ha riferito l'agenzia. In una dichiarazione inviata via email alla Cnn, il caporedattore del quotidiano, Johannes Boie, ha affermato che Bild "riporta 24 ore su 24 sulla guerra di aggressione di Putin in Ucraina, in tedesco e sempre più anche in russo". "Le decisioni della censura russa di bloccare il nostro sito web confermano che il nostro giornalismo è al servizio della democrazia, della libertà e dei diritti umani", ha aggiunto. "E la loro decisione ci motiva ulteriormente a offrire ai cittadini russi ancora più opportunità di trovare notizie e fatti al di là della propaganda del governo russo", ha concluso Boie.

Ore 13.50 - Protesta a Kherson, russi rispondono con gas lacrimogeni
I residenti di Kherson, la città meridionale dell'Ucraina occupata dalle truppe russe, sono scesi in piazza anche oggi per protestare contro l'invasione di Mosca. Lo riporta Ukrinform. I soldati russi hanno chiesto alla folla riunita a Freedom Square di disperdersi, ma i dimostranti hanno continuato a gridare slogan come 'Kherson è l'Ucraina!' e 'Gloria all'Ucraina!'. Le forze russe hanno risposto con lanci di granate di gas lacrimogeno e secondo testimoni oculari alcuni dimostranti sono rimasti feriti. La folla pero' tiene duro e si è spostata sulla Myrny Boulevard, vicino a Freedom Square. "Stiamo combattendo il più' duramente possibile", hanno detto un residente di Kherson. 

Ore 13.30 - Deputata ucraina: "Kiev alla fame, si beve acqua di scarico"
A Kiev le persone stanno morendo di fame e sono costrette a bere acqua di scarico, mentre la situazione in tutto il Paese peggiora. Lo ha detto a Times Radio la deputata ucraina Lesia Vasylenko, citata dal Guardian. La deputata ha spiegato che la capitale sta ancora affrontando attacchi e soffre la scarsita' di cibo, mentre le persone sono "costrette a stare in scantinati e stazioni della metropolitana". E ha aggiunto che "a Mariupol, migliaia di persone vengono deportate con la forza oltre il confine con la Russia, apparentemente per essere al sicuro, ma poi vengono spedite in una direzione sconosciuta e nessuno sente piu' parlare di loro: le atrocita' sono le stesse dappertutto".

Ore 13.20 - Turchia, non bisogna bruciare i ponti con Mosca
La Turchia e altre nazioni devono ancora parlare con la Russia per aiutare a porre fine alla guerra in Ucraina. Lo ha detto oggi il portavoce presidenziale della Turchia Ibrahim Kalin, citato dal sito della Reuters, aggiungendo che Kiev ha bisogno di piu' sostegno per difendersi. "Se tutti bruciano i ponti con la Russia, chi parlera' con loro alla fine della giornata?", ha affermato Kalin al forum internazionale di Doha, citato dal Guardian.

Ore 12.54 - Macron, non userei la parola macellaio per Putin
Il presidente francese Emmanuel Macron ha detto che "non utilizzerebbe" nei confronti di Vladimir Putin la definizione di "macellaio", usato per il presidente russo da quello americano Joe Biden. Macron ha aggiunto che non bisogna alimentare "una escalation ne' di parole ne' di azioni" in merito alla guerra in Ucraina. Il presidente francese ha fatto sapere che "domani o dopodomani" parlera' al telefono con Putin per organizzare un'operazione di evacuazione di civili dalla citta' di Mariupol. 

Ore 12.25 - Kiev: vogliono dividere il paese in due
 L'intelligence ucraina ritiene che la Russia stia cercando di dividere in due il Paese, dopo oltre quattro settimane di guerra a seguito dell'invasione russa. Per il capo dell'intelligence militare di Kiev, Kyrylo Budanov, "è un tentativo di creare una Corea del Nord e una Corea del Sud in Ucraina", come riportano notizie diffuse su Facebook dalla direzione centrale di intelligence del ministero della Difesa e riportate da Ukrinform. Secondo le dichiarazioni, "dopo i fallimenti vicino Kiev e l'impossibilità di rovesciare il governo centrale dell'Ucraina", c'è "motivo di credere" che Putin stia "considerando uno scenario 'coreano' per l'Ucraina", ovvero "cercherà di imporre una linea di divisione tra le regioni del nostro Paese occupate e quelle non occupate" perché "non è assolutamente in grado di assorbire l'intero Stato". Stando a Budanov, "stiamo già vedendo tentativi di creare autorità 'parallele' nei territori occupati", ma "la resistenza dei nostri cittadini e le proteste nei territori occupati, le controffensive delle Forze armate ucraine e la graduale liberazione dei territori complicano in modo significativo l'attuazione dei piani del nemico". Promettendo che presto scatterà una "guerriglia" nei territori in mano ai russi, la conclusione è che alla fine "resterà" un solo "scenario" per i russi, "come sopravvivere". 

Ore 12.00 - Capo dello staff Zelensky: no compromessi sull'integrità territoriale
"La nostra intelligence riferisce che la Russia vorrebbe imporci il cosiddetto scenario 'coreano', con cui vogliono catturare l'est e il sud dell'Ucraina e imporre una linea di demarcazione tra i territori occupati e quelli non occupati". Lo scrive su Telegram Andriy Yermak, capo dello staff del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, pubblicando i video di manifestazioni di protesta contro gli occupanti russi a Kakhovka e Kherson. "Per l'Ucraina non possono esserci scenari, né compromessi in materia di integrità territoriale e sovranità. Il popolo ucraino e l'esercito non permetteranno alla Russia di occupare i nostri territori", scrive il capo dell'ufficio di Zelensky.

Ore 11.33 - Il sindaco di Slavutych: rotazione per il personale della centrale di Chernobyl
"Dopo 26 giorni siamo riusciti a ruotare parzialmente il personale della centrale di Chernobyl che si è trovato ostaggio dei russi dal primo giorno dell'invasione. Stiamo continuamente negoziando perché queste rotazioni avvengano più frequentemente, e non ogni 20 giorni". Lo afferma il sindaco di Slavutych durante la telemaratona informativa nazionale. Secondo quanto riporta il sito Ukrainiska Pravda, per il sindaco "non si tratta per ora di ripristinare il lavoro completamente e sostituire del tutto il personale, ma di una trattativa per un avvicendamento più frequente".

Ore 11.20 - Il leader Luhansk: presto un referendum sull'unione con la Russia
 L'autoproclamata repubblica di Luhansk potrebbe presto svolgere un referendum per unirsi alla Russia. Lo ha affermato oggi il leader dalla regione separatista riconosciuta da Mosca, Leonid Pasechnik. "Penso che nel prossimo futuro si terra' un referendum sul territorio della repubblica", ha affermato il leader della repubblica separatista, riconosciuta dalla Russia poco prima dell'invasione dell'Ucraina il 24 febbraio. "Il popolo esercitera' il suo diritto costituzionale e esprimera' la propria opinione sull'unione alla Federazione Russa", ha aggiunto.

Ore 11.16 - Blinken: Stati Uniti non perseguono un "cambio di regime in Russia"
Ieri, in un discorso pronunciato a Varsavia, il presidente Usa ha dichiarato facendo riferimento il capo dello Stato russo Vladimir Putin: "Per l'amor di Dio, quest'uomo non puo' rimanere al potere". Poco dopo la Casa Bianca ha affermato in una nota che il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, non ha chiesto "un cambio di regime in Russia". "Il punto su cui si e' soffermato il presidente e' che Putin non si puo' permettere di esercitare il potere sui suoi vicini o sulla regione. Non stava parlando del potere di Putin in Russia o del cambio di regime", ha sottolineato un portavoce della Casa Bianca. 

Ore 10.50 - Borrell esclude che Putin tagli petrolio e gas all'Europa
L'alto rappresentante dell'Ue per la Sicurezza europea, Josep Borrell, ha escluso che il presidente russo Vladimir Putin possa ordinare un taglio delle forniture di petrolio e gas all'Europa come rappresaglia per la dura sanzioni economiche imposte a Mosca in risposta alla sua invasione dell'Ucraina. La Russia "ha bisogno di vendere petrolio e gas", ha sottolineato Borrell, a margine del Forum di Doha. Il diplomatico spagnolo ha ricordato che Mosca ottiene dalla vendita di idrocarburi "una notevole quantita' di risorse finanziarie di cui ha bisogno, perche' le sanzioni hanno bloccato gli asset che della Banca centrale russa nelle banche americane, europee e giapponesi". "Non si tratta di tutti i beni" che controlla Mosca, perche' "ne ha molti in Cina e in altri Paesi sui quali non possiamo agire". "Non sono tutti gli asset, ma abbiamo bloccato una parte molto importante delle loro riserve di cambio". Borrell ha comunque riconosciuto che Putin e' una persona imprevedibile da cui ci si puo' aspettare di tutto: "Non sono nella testa di Putin e non so cosa fara'. Non avrei mai pensato che invadesse, e piu' che invadere, distruggesse l'Ucraina come sta facendo".

Ore 10.34 -  La Germania valuta l'acquisizione del sistema antimissile israeliano
Il governo tedesco, convinto dall'invasione russa dell'Ucraina a investire massicciamente nella Difesa, sta valutando l'acquisizione di un sistema di protezione missilistica israeliano: è quanto si legge oggi sul quotidiano Bild. La decisione non è stata ancora formalmente presa, ma il Partito socialdemocratico del cancelliere Olaf Scholz, principale formazione della coalizione di governo, è favorevole, precisa il quotidiano più letto in Germania. "Dobbiamo proteggerci meglio dalla minaccia russa. Per questo abbiamo urgente bisogno di uno scudo missilistico in Germania", spiega su Bild il relatore del Bundestag per il bilancio della difesa, Andreas Schwarz. "Il sistema israeliano Arrow 3 è una buona soluzione", aggiunge Schwarz riguardo a questo dispositivo antimissile israeliano destinato a contrastare missili a lungo raggio. 

Ore 9.50 - Zelensky: dobbiamo proteggere altri Paesi Ue dalla Russia
"Servono più armi. Non dobbiamo solo proteggere l'Ucraina, ma anche gli altri paesi dell'Europa orientale, sotto la minaccia di un'invasione russa. Lo abbiamo chiarito nei nostri colloqui con le nostre controparti americane in Polonia", ha affermato Zelensky nel suo ultimo messaggio video, in cui ha nuovamente chiesto aerei e carri armati ad alleati e partner. "Cosa sta facendo la Nato? È guidata dalla Russia? Cosa stanno aspettando?" ha chiesto il presidente ucraino.

Ore 9.30 - Leopoli, distrutta sabato una di carburante
A Leopoli è stata distrutta sabato una grande base di carburante che dava rifornimento alle truppe ucraine, anche vicino a Kiev: lo ha reso noto in un briefing il maggiore generale Igor Konashenkov, portavoce del ministero della Difesa russo. 

Ore 9.20 - Regno Unito: "Stop sanzioni se la Russia ferma la guerra"
Le sanzioni imposte dal Regno Unito alla Russia per l'invasione dell'Ucraina possono essere cancellate solo con l'impegno di Mosca per un cessate il fuoco totale e un ritiro delle truppe. Lo ha detto la ministra britannica degli Esteri, Liz Truss, precisando che le sanzioni possono comunque essere reintrodotte in caso di una nuova aggressione.

Ore 9.13 - Colloquio tra Biden e leader dell'opposizione bielorussa Tsikhanouskaya
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha avuto ieri sera un colloquio telefonico con la leader di opposizione bielorussa Svyatlana Tsikhanouskaya. Biden, riferisce una nota della Casa Bianca, 'ha ringraziata per avere presenziato al suo discorso tenuto a Varsavia e ha sottolineato il continuo sostegno degli Stati Uniti al popolo bielorusso nella difesa e nella promozione dei diritti umani, compresa la liberta' di espressione, ed elezioni libere ed eque. Il colloquio di e' svolto mentre Biden era a bordo dell'Air Force One di rientro a Washington.

Ore 8.34 - Kiev, "Troppo presto" per escludere assalto alla capitale
È ancora "troppo presto" per escludere l'invasione russa di Kiev, che le truppe di Mosca "rinuncino" a penetrare nella capitale: lo ha detto un consigliere del ministro dell'Interno ucraino, Vadym Denysenko. Denysenko ha spiegato -riferisce Kyiv Independent- che il ruotare delle truppe russe potrebbe anticipare un altro tentativo di Mosca di spingersi in avanti.

Ore 8.25- 139 bambini uccisi da inizio guerra
I bambini ucraini uccisi dall'inizio della guerra russa in Ucraina sono 139: lo ha riferito l'ufficio del procuratore generale su Telegram. Più di 205 sono stati feriti. 

Ore 8.09 - Zelensky: impossibile salvare Mariupol senza aerei e tank
 Sarà "impossibile salvare Mariupol senza carri armati e aerei aggiunti". Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky, in una videoconferenza con il presidente polacco Andrzej Duda, dichiarando di essere deluso dal fatto che l'Ucraina non abbia ricevuto jet MiG-29 polacchi. "Se l'Ucraina non riceverà aerei, la Russia potrebbe minacciare i Paesi vicini", ha aggiunto. "L'Ucraina non può abbattere i missili russi con fucili e mitra", ha detto Zelensky secondo il The Kyiv Independent, denunciando la lentezza nelle forniture al suo Paese. "Chi guida la comunità Euro-atlantica? E' ancora Mosca, attraverso l'intimidazione?", ha chiesto. 

Ore 7.58 - Kiev, Mosca ha trasferito 40mila persone in Russia
Gli invasori russi hanno evacuato circa 40.000 ucraini dalle zone di guerra in Ucraina. Sono stati trasferiti in profondità nei territori occupati o direttamente in Russia. Lo ha annunciato il ministro della reintegrazione dei territori occupati Iryna Vereshchuk, secondo quanto riferisce 'Ukrinform'

Ore 7.15 - Autorità: riconquistate aree a est
Ha portato alla riconquista di diverse località un contrattacco ucraino scattato venerdì a est della città di Kharkiv. Lo riporta la Cnn che cita fonti governative locali e che precisa di aver verificato un video che mostra truppe ucraine che hanno il controllo di Vilkhivka, a circa 32 chilometri dal confine russo nel nordest dell'Ucraina. Secondo Oleg Synegubov, governatore di Kharkiv, varie aree intorno a Malaya Rogan sono state riprese dalle forze ucraine. Si tratta di zone che si trovano a circa 20 chilometri da Kharkiv.

6.28 - Media ucraini: "Forze di Kiev hanno ripreso alcune città"
Fonti di stampa segnalano che le forze ucraine hanno recuperato terreno sul campo, riprendendo il controllo anche di alcuni centri urbani. Secondo il Kyiv Independent le due cittadine di Poltavka e Malynivka, nella regione sudorientale di Zaporizhzhia, è stata liberata, mentre precedentemente aveva reso noto che i militari di Kiev avevano ripreso la città di Trostyanets, nella regione settentrionale di Sumy. Intanto la Cnn riferisce di avere verificato diversi video che mostrano le truppe ucraine nuovamente in controllo di diversi villaggi nella regione di Sumy, oltre a Vilkhivka, un centro a 32 Km dalla frontiera con la Russia nel nord-est.

Ore 4.52 - Sindaco Leopoli: "L’attacco a noi è un messaggio a Biden"
Leopoli sotto l’attacco dei razzi russi nelle scorse ore? È un messaggio che Mosca ha voluto far arrivare al presidente degli Stati Uniti Joe Biden. Ne è convinto il sindaco della città nell’ovest dell’Ucraina, fino ad ora pressoché risparmiata dall’offensiva, Andriy Sadovy. «Con questo attacco gli aggressori mandano i loro saluti al presidente Biden che si trova in Polonia», ha detto, secondo quanto riportato dalla Bbc. «Leopoli è a soli 70 chilometri dalla frontiera polacca e credo che il mondo debba capire che la minaccia è molto molto seria», ha aggiunto.

Ore 4.42 - Kiev, morto generale russo in raid vicino Kherson
Il generale russo Yakov Rezantsev è stato ucciso in un attacco vicino alla città meridionale ucraina di Kherson. La conferma dell’uccisione è arrivata dal ministero ucraino della Difesa citato dalla Bbc. Secondo una fonte occidentale si tratterebbe del settimo generale dell’esercito russo rimasto ucciso in Ucraina.

Ore 21.20 - Di Maio, "guerra in stallo. Può aumentare l'aggressività di Putin"
Il ministro Luigi Di Maio ha fatto il punto della situazione a In Onda, su La7: "La guerra di Putin sta arretrando, non avanzando. Non sta andando bene e questo può aumentare l'aggressività della Russia". Inoltre il titolare della Farnesina ha condiviso il discorso di Joe Biden: "Il presidente americano ha usato parole precise, mentre Putin dall'altra parte usa le bombe. Le parole di Biden devono servire a far capire chiaramente a Putin che deve fermarsi". 

Ore 20.28 - La precisazione della Casa Bianca
Joe Biden ha usato ancora una volta parole forti contro Vladimir Putin, definito un "macellaio". A creare problemi sul fronte diplomatico è però quel "Putin non può restare al potere", che è stato un assist alla propaganda del Cremlino e che ha richiesto una precisazione da parte della Casa Bianca. "Biden non stava parlando di un cambio di regime in Russia", ma intendeva dire che "a Putin non può essere permesso di esercitare il potere sui suoi vicini o sulla regione. Non stava discutendo del potere di Putin in Russia".

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