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Covid a Shanghai, bambini positivi strappati alle famiglie

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Cresce la curva di contagi a Shanghai ma cresce anche il livello di restrizioni del governo cinese. La città sta fronteggiando un lockdown massiccio a causa della crescita vertiginosa dei contagi negli ultimi tempi dettata dalla variante Omicron BA.2.  A essere in maggiore difficoltà, però, sono le famiglie messe in ginocchio dallo Stato cinese che sta strappando i figli positivi ai genitori per non rischiare il contagio di tutta la famiglia. Questa tattica ha provocato una conseguente indignazione di molti stati Occidentali.

 

 

 

Malgrado le stringenti chiusure, i positivi non sembrano diminuire. Il governo quindi ha pensato di applicare ulteriori restrizioni e di aprire ulteriori ospedali e centri d'isolamento per i sintomatici lievi. Chi risulta positivo al Covid.19 deve forzatamente essere ricoverato o in ospedale o in un centro adibito, non può permettersi di rimanere a casa. Nemmeno i bambini. Elemento ancora più disagevole è che le famiglie non riescono nemmeno ad avere notizie o a vederli fino al momento della loro negativizzazione.

 

 

 

Gli abitanti di Shanghai oltre a lamentarsi per queste restrizioni a loro dire ai limiti del disumano, sottolineano anche il fatto di non avere provviste necessarie per fronteggiare il lockdown. Di fronte a tale situazione molti politici europei hanno scritto esplicitamente al ministro degli Esteri cinese di arrestare questa separazione forzata, sperando che venga accolta. Nel frattempo circolano sul web immagini di bambini positivi radunati in culle molto piccole all’interno degli ospedali che aspettano di riabbracciare le proprie famiglie.

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