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Rubizhne, attacco russo dal cielo: agghiacchiante, perché la nube è rossa

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Nuovo attacco russo su territorio Ucraino. Sabato 9 aprile le truppe di Vladimir Putin avrebbero colpito con un proiettile un serbatoio di acido nitrico a Rubizhne, nella regione di Lugansk. Un attacco che ha scatenato una nube rossa in cielo. A confermare l'aggressione il ministero della Difesa britannico, che ha svelato l’uso da parte di Mosca di acido nitrico, aggiungendo che "le truppe russe continuano a usare ordigni esplosivi improvvisati (Ied) per causare vittime, abbassare il morale e limitare la libertà di movimento degli ucraini".

 

 

Le offensive puntano a colpire strutture dal "rischio elevato", che possano infliggere danni collaterali ai civili. Il ministero ha inoltre denunciato il ricorso dell’esercito invasore alle fosse comuni, che continuano a venir scoperte nelle zone liberate dai russi, oltre a condannare la pratica di minare le infrastrutture civili e l’uso "mortale" degli ostaggi come scudi umani.

 

 

"La partenza russa dal nord dell'Ucraina - prosegue nella sua nota la Difesa di Londra aggiornando i dati di intelligence - lascia le prove di una sproporzionata presa di mira dei non combattenti, inclusa la presenza di fosse comuni, il fatale uso di ostaggi come scudi umani, il fatto che siano state minate infrastrutture civili". Nel rapporto si cita inoltre l'uso da parte delle forze russe di ordigni esplosivi improvvisati "al fine di provocare vittime, incidere sul morale e restringere la libertà di movimento degli ucraini". Intanto il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov ufficializza la volontà di Mosca di proseguire i negoziati. "Non vedo alcun motivo per cui non possiamo continuarli. Anche se la parte Ucraina ogni volta schiva il confronto e talvolta di 180 gradi, rifiutando ciò che ha appena proposto. Ma siamo persone pazienti e persistenti", sono state le sue parole.

 

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