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Cina-Usa, la telefonata è un disastro: "Non usate l'Ucraina per incastrarci", minacce e tensioni per 45 minuti

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Tensioni alle stelle tra Stati Uniti e Cina: le due potenze sono tornate a parlarsi, ma il colloquio non sarebbe andato nel migliore dei modi. Solo minacce e gelo, come spiega il Messaggero. La conversazione telefonica è avvenuta tra il capo del Pentagono Lloyd Austin e il ministro della difesa cinese Wei Fenge. Il primo ha deciso di chiamare il secondo per sbloccare un'impasse di comunicazione parecchio preoccupante, vista la vicinanza di Pechino a Mosca nell'ambito della guerra in Ucraina. Si tratta, infatti, della prima volta che Austin telefona a Fenge. 

 

 

 

Nel corso della telefonata, durata 45 minuti, il ministro cinese avrebbe sollecitato gli Stati Uniti a "non usare la questione ucraina per diffamare, incastrare o minacciare la Cina". Il capo del Pentagono, invece, stando a fonti Usa, avrebbe ribadito il messaggio già espresso da Joe Biden lo scorso 18 marzo. Il capo della Casa Bianca, infatti, aveva minacciato severe conseguenze in caso di assistenza militare o economica da parte di Pechino a Mosca.

 

 

 

Austin, infine, ha parlato anche delle preoccupazioni di Washington per le provocazioni militari di Pechino contro Taiwan. Di tutta risposta, la Cina avrebbe suggerito agli Usa di comportarsi in modo adeguato per evitare "impatti destabilizzanti sulle relazioni bilaterali". "Taiwan è parte inalienabile della Cina: è un fatto che nessuno può cambiare", ha detto il ministro della difesa cinese.

 

 

 

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