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Papa Francesco-choc, "mi volevano morto": ecco perché stravolge il Conclave

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"Sono ancora vivo nonostante alcuni mi volessero morto. So che ci sono stati persino incontri tra prelati, i quali pensavano che il papa fosse più grave di quel che veniva detto. Preparavano il conclave. Pazienza! Grazie a Dio, sto bene". Sono i pensieri che papa Francesco confidò ai suoi confratelli gesuiti meno di un anno fa durante un viaggio in Slovacchia e che squarciano il velo su quanto sta accadendo in Vaticano dopo le clamorose dimissioni di Benedetto XVI nel 2013.

La rivelazione la fa Francesco D'Esposito sul Fatto Quotidiano che la inquadra nella "rivoluzione" di Francesco in vista del prossimo conclave che dovrà eleggere il suo successore. La scorsa settimana, infatti, è entrata in vigore la nuova Costituzione apostolica, la Praedicate Evangelium, e ad agosto poi ci sarà il Concistoro che modificherà ulteriormente, in senso evangelico e universale il Collegio dei cardinali elettori. I cardinali che dal 27 agosto potranno entrare in Conclave salgono a 132, di cui ben 83 creati da Francesco, a fronte degli 11 di San Giovanni Paolo II e i 38 di Benedetto XVI

 

 

Per ora i 21 cardinali italiani restano il gruppo più numeroso ma tra l'autunno di quest'anno e quello del 2023 ci sarà la "svolta": ben sette cardinali nominati da Raztinger e Wojtyla "usciranno" dal collegio degli elettori perché compiranno 80 anni (il limite posto da Paolo VI che esclude dal Conclave). Ne resteranno tre del passato mentre i rimanenti 11 sono "francescani". Questa composizione, spiega D'Esposito, è una composizione che sancisce la fine della divisione tra clericali e progressisti italiani e che tanto peso ha avuto negli ultimi due Conclavi. Nonché il tramonto di una Chiesa ossessionata dai rapporti con la politica e da un'impostazione rigidamente dottrinale. In quasi dieci anni di pontificato, la rivoluzione di Francesco c'è stata, lenta ma inesorabile. Soprattutto in Italia.

 

 

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