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Shinzo Abe, Maria Zakharova: "Terrorismo", cosa c'è dietro l'omicidio

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La morte di Shinzo Abe ha lasciato il mondo senza parole. L'ex premier giapponese ucciso durante un comizio non ha avuto scampo. Ha cercato di lottare contro la morte per qualche ora, poi però le ferite, troppo gravi, lo hanno spento. L'assassino, già arrestato, è un ex militare. Ma a colpire di più tra le varie reazioni delle cancellerie mondiali è quella che arriva da Mosca. A commentare quanto accaduto in Giappone è stata la portavoce del ministro degli Esteri, Sergej Lavrov, Maria Zakharova.

Il Cremlino infatti si è detto profondamente rattristato per la morte di "un grande patriota". Poi però la Zakharova fa un passo in avanti e scava nelle cause di questo omicidio così crudele in un Paese moderno come il Giappone: "Siamo convinti che coloro che hanno pianificato e commesso questo crimine mostruoso incorreranno nella dovuta responsabilità per questo atto di terrorismo, per il quale non ci sono giustificazioni nè scuse".

Insomma la portavoce del ministro degli Esteri russo mette sul campo l'ipotesi terrorismo. In questo momento le indagini sono in corso per capire quale sia la causa del gesto dell'ex militare che ha deciso di porre la parole fine alla vita di Shinzo Abe. Ma da Mosca, come è possibile dedurre dalle parole della Zakharova, c'è il sospetto che dietro l'omicidio possa esserci una matrice terroristica e dunque che non si tratti di un gesto isolato da parte di un killer fuori controllo. Di certo nei prossimi giorni si capirà meglio cosa è davvero accaduto al comizio. Ma di certo le ombre su questo assassinio sono tante e tutte ancora da spiegare. 

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