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Giulia Schiff, la ricordate? "Ne ho ammazzati troppo pochi": la missione in Ucraina

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In merito all'articolo pubblicato in data martedì 12 luglio 2022 su Liberoquotidiano.it, dal titolo "Giulia Schiff, la ricordate? Ne ho ammazzati troppo pochi. La missione in Ucraina", si procede a rettifica. La frase “ne ho ammazzati abbastanza, ma ancora troppo pochi” è unicamente riferibile al soldato di nome Ivan e non alla Sig.ra Giulia Schiff. Si procede a rimozione dell'articolo in questione. 

Ci sono anche due italiani in Ucraina: si tratta di Ivan, sardo di 55 anni, e Giulia Schiff, che invece è veneta, ha 23 anni ed è l'unica donna italiana a combattere accanto agli ucraini. Entrambi fanno parte della squadra speciale Masada. "La morte più che pensarci la vedi. E ci devi convivere. Ho degli amici che sono stati feriti, mutilati, fatti prigionieri o uccisi. L’ultimo sono andato a trovarlo qualche giorno fa in ospedale. Per il fosforo non ci vede bene, non sente e fatica a camminare", ha raccontato la Schiff al Giornale. Di Giulia, tra l'altro, si è già parlato in Italia per via dello scontro con l’Aeronautica italiana a causa di un presunto episodio di nonnismo.

 

 

 

Ivan invece ha il volto mascherato "per motivi di sicurezza perché sono un tiratore scelto". Per molti anni della sua vita ha vissuto vicino a Lisbona, dove faceva l’istruttore di paracadutismo. "Il 24 febbraio quando è scattata l’invasione non sono riuscito a chiudere occhio. Il giorno dopo ho preso il mio equipaggiamento e tutti i risparmi che avevo per partire diretto in Ucraina", ha raccontato. Parlando degli avversari russi, invece, ha detto: "Ne ho ammazzati abbastanza, ma ancora troppo pochi".

 

 

 

Gran parte della loro squadra è composta da giovani ebrei della comunità ucraina. Il comandante si chiama Viktor e ha 28 anni, è nato in Ucraina ma ha vissuto a Haifa, in Israele. "Il nostro motto è “non ci arrenderemo mai”. All’inizio pensavo che non fosse la mia guerra, ma è stato invaso un Paese libero. E gli uomini liberi non possono permettere questo scempio", ha detto il comandante, il cui nome di battaglia è "Lupo".

 

 

 

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