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Irina Yaeovaya, "soldati modificati geneticamente: nel loro sangue...". Una teoria agghiacciante

Daniele Dell'Orco
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I separatisti del Donbass li chiamano Ukronazi, in riferimento ai membri dei battaglioni ultranazionalisti ucraini (Azov, Aidar, Bandera etc.) che russi e filorussi vogliono annientare.

 


Ma la loro accezione non è solo ideologica. Il termine sta ad evocare un certo concetto di "soldato del male" di stampo esoterico. Questi ucraini, in questo senso, sarebbero immorali, crudeli, sadici, annebbiati dalle droghe e animati da un certo satanismo che gli avrebbe permesso di portare avanti la loro battaglia antirussa dal 2014 in poi. Per quanto strano possa sembrare, nella guerra in Ucraina il paranormale svolge un ruolo importante. In Russia infatti le origini dei "soldati del male" sono persino approdate in Parlamento. Il Consiglio della Federazione Russa ha tenuto lunedì una sessione della commissione che indaga sulle circostanze relative alla creazione di laboratori biologici in Ucraina da parte di specialisti statunitensi.

 

 

Una tesi a lungo sostenuta da Mosca. I vicepresidenti del Consiglio della Federazione e della Duma Konstantin Kosachev e Irina Yarovaya hanno condiviso le conclusioni della commissione col quotidiano Kommersant. Secondo Yarovaya, «tracce di droga e livelli molto elevati di epatite A» sono stati trovati nel sangue dei soldati ucraini prigionieri, e il 20% dei campioni è risultato positivo al virus del Nilo occidentale. Segni di esperimenti biologici condotti sui loro corpi per trasformarli in macchine feroci e letali, basati su stupefacenti (i miliziani filorussi sostengono di aver trovato più laboratori con la "droga del terrorista" nei dintorni di Mariupol). Oltre alla ricerca sulle sostanze psicotrope, nella quale sono impegnati tutti gli eserciti del mondo, i russi ritengono che gli americani stiano sviluppando l'utilizzo di virus. Ma pur prendendo, talvolta, spunto dalla realtà, la guerra in Ucraina è già sfociata più volte nella magia e nel fantasy. Molte storie del genere sono circolate intorno alla figura di Vladimir Putin. Dal Putin ologramma, al Putin ipersteroideo per combattere un fantomatico cancro, fino al Putin che partecipa a riti sciamanici insieme al ministro della Difesa Sergej Shoigu, durante i quali sarebbe stato sacrificato anche un lupo.

 

 


IL RITUALE
Molto più reali, invece, i duelli tra streghe. In Ucraina a marzo un gruppo di fattucchiere organizzò uno speciale rituale in tre fasi per spodestare il presidente russo: una parte si svolse sul Monte Calvo, il "luogo del potere" dell'Ucraina, un'altra in un non meglio precisato "Paese slavo" con l'aiuto di colleghe straniere, l'ultima prevedeva invece la creazione di un "sacco di pietra" per consentire a Putin di affrontare «l'isolamento, l'estromissione dal potere e la perdita di sostegno da parte della cerchia ristretta». Non sembra aver funzionato. Forse per merito delle rivali delle Grandi Streghe di Russia, che la sera del 12 marzo hanno tenuto un consiglio generale a sostegno dello zar, culminato in un'invocazione in una stanza con al centro uno scialle con il ritratto di Putin e una candela accesa maledicendo i nemici della Russia. Alle fatture farebbero ricorso anche gli "ukronazi", visto che secondo l'esperta Ekaterina Dyce le forze armate ucraine nel Donbass avrebbero praticato più volte la magia nera. Sigilli oscuri sono stati trovati ad esempio nel quartier generale dell'artiglieria ucraina alla periferia di un villaggio chiamato Trekhizbenka nella regione di Lugansk. Uno di questi era composto da molte linee che si intersecano, dal segno invertito dell'anarchia, dalla runa sowilo (quella delle SS naziste) e dalla lettera ebraica zayin scritta in tedesco, che significa spada o arma. A proposito di ebraismo, l'ultima trovata del capo del quartier generale della difesa territoriale di Dnipro, Hennadiy Korban, dopo uno dei recenti attacchi missilistici russi sulla città, è stata di promettere di maledire Putin con la Pulsa de Nura. Secondo la cabalistica ebraica, una persona colpita da questa maledizione muore entro un anno.


LA CABALA
Siccome si ritiene inoltre che si possa maledire solo una persona (ebrea, e Putin non lo è) che rappresenti un pericolo per il popolo ebraico e che meriti di essere punita (altrimenti i rabbini che la impongono perderanno la vita) e che per il rito sia importante che la vittima venga avvertita in anticipo in modo da avere il tempo di pentirsi, Korban ha pensato di usare i social come parte del rito che avrebbe già colpito in passato Yitzhak Rabin, Ariel Sharon e addirittura Josif Stalin. Peccato che in realtà la Torah e l'Ebraismo non tollerino la magia nera e nessun rabbino o cabalista abbia il diritto o l'autorità di decretare la morte di qualcuno. Secondo la legge della Torah solo un Sinedrio in alcune specifiche circostanze può condannare a morte qualcuno. E di tribunali del genere non ne esistono più. 

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