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Mar Ionio, sottomarino russo minaccia l'Italia: cosa sta succedendo

Mirko Molteni
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Un sottomarino atomico russo è segnalato in navigazione nelle acque della Sicilia, fra Malta e il Mar Ionio, come sostenuto dalla testata Naval News, che ha rilevato fra 1 e 2 settembre l'aumento dei voli degli aeroplani da pattugliamento marino americani dislocati in Italia. Circostanza confermata da Itamil Radar, che ha menzionato almeno tre voli compiuti da altrettanti Boeing P-8A Poseidon dell'aviazione della US Navy decollati dallabase di Sigonella per setacciare quel braccio di mare coi loro sensori. Per giunta, a Sigonella sono appena arrivati di rinforzo anche due Poseidon della RAF inglese, partiti dalla base scozzese di Lossiemouth.

 

Il P-8A Poseidon, versione militare del 737 civile, è fra i più sofisticati aerei per la caccia ai sommergibili, o "antisom", con la sua dotazione di radar, boe sonar sganciabili in mare, siluri, bombe di profondità e missili antinave Harpoon. Gli esperti concordano che se si scomodano tali velivoli, nello Ionio dev' esserci un sottomarino russo.

Per Naval News: «Al momento non è noto di che tipo di sottomarino si tratti. Siamo sicuri sia a propulsione nucleare. La Russia ha già schierato sottomarini a propulsione nucleare nel Mediterraneo, ma non di frequente. Nel contesto attuale, è legato alla guerra in Ucraina. E anche alle recenti tensioni fra Serbia e Kosovo». L'unità sarebbe stata schierata nel Mediterraneo in staffetta con l'incrociatore Marshal Ustinov, che ha pattugliato le nostre acque mentre gli italiani erano in ferie, uscendo poi dallo stretto di Gibilterra il 24 agosto risalendo verso l'Irlanda. La Russia pressa così Usa e Nato, e nello specifico l'Italia "elettorale", affinché non sostengano l'Ucraina, mostrando che si deve guardare anche a Sud, non solo a Est. Ma può rappresentare anche un appoggio simbolico alla Serbia, sempre ai ferri corti con il Kosovo, di cui non riconosce l'indipendenza, tutelata dalla Nato. Giusto in questi giorni c'è tensione fra Belgrado e Pristina per la questione dei documenti d'identità e delle targhe auto della minoranza serba kosovara, che la madrepatria ritiene discriminata dagli albanesi.

IL K-266 OREL
Non si sa di che tipo sia il sottomarino. Secondo il notiziario ucraino Black Sea News sarebbe il possente K-266 Orel, unità della classe denominata Oscar II dalla Nato, ma chiamata Antey dai russi. L'Orel ("Aquila" in russo) fu varato nel 1992, appena dopo la fine dell'Unione Sovietica e rimodernato nel 2017. Lungo 154 metri, disloca 24.000 tonnellate in immersione ed è mosso da 2 reattori nucleari. La propulsione atomica lo rende capace di stare in mare teoricamente per anni e gli unici limiti sono le scorte per 107 uomini d'equipaggio. L'armamento consiste in 24 siluri, più 72 missili da crociera antinave P-800 Oniks, che dalla ristrutturazione del 2017 hanno sostituito precedenti 24 missili P-700 Granit, più ingombranti. Gli Oniks sono missili insidiosi, possono sfrecciare a soli 10 metri sopra il mare a una velocità di 2700 km/h e arrivano a 800 km di distanza. 

 

La testata può essere convenzionale, ma anche nucleare e alcune testate atomiche sono forse pronte all'uso sul battello. Sarebbe predisposto anche per lanciare missili Kalibr, pure armabili con atomiche. Altra ipotesi è che il sottomarino sia un'unità più piccola, ma più nuova, il B-602 Magadan, operativo dal 2021 e limitato a 73 metri per 3000 tonnellate. È a propulsione diesel-elettrica, ma avendo missili Kalibr, potrebbe pure imbarcare qualche testata nucleare. In ogni caso, è un monito di Mosca alle porte di casa nostra.

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