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Inghilterra, madre condannata all'ergastolo per omiciodio del figlio

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Convinta che il figlio fosse torturato dai medici all'ospedale ha cercato più volte di ucciderlo con una overdose di eroina

francesca Belotti
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Tento per ben due volte di uccidere il figlio Thomas, 22 anni con overdose di eroina. Dopo aver fallito la prima volta, la seconda volta c'e' riuscita. Francis Inglis, una madre disperata di Dagenham, un sobborgo di Londra, aveva il figlio in ospedale con gravi ferite alla testa.  La prima volta la Inglis disse al giudice di aver ucciso il figlio “con l'amore nel cuore” in quanto il giovane soffriva terribilmente per le ferite riportate quando a luglio del 2007 cadde da un'ambulanza dove era stato ricoverato dopo una rissa. Il magistrato la condannò a 9 anni, inclusi quelli che aveva già trascorso in carcere in attesa del verdetto. Ma una volta in libertà provvisoria, l'ossessione della Inglis si ripresentò, convinta che al Queen's Hospital di Romford, nell'Essex, dove Thomas era ancora ricoverato, il figlio fosse tuttora “torturato dai medici”. Non aveva abbandonato il suo progetto di por fine alle sue sofferenze con l'eroina, ma non aveva la droga necessaria. Si rivolse allora ad una vicina di casa, Sharon Robinson, che subito avvertì la polizia. Affatto scoraggiata, la Inglis, 10 giorni dopo l'incidente del figlio, riuscì a trovare un pusher che le  vendette 10 bustine di eroina per 200 steline (circa l'equivalente in euro). Andò a trovare il figlio in ospedale e rimasta sola con lui gli iniettò la dose letale. Convinta di averlo ucciso, andò a passeggiare per strada col cane di famiglia, convinta che sarebbe stata presto arrestata. Invece ricevette una telefonata dall'ospedale che l'avvertiva che Thomas era sopravvissuto. Il giovane fu quindi trasferito in un centro di riabilitazione nell'Hertfordshire. Ma 14 mesi dopo il primo tentativo, la Inglis, sempre in libertà vigilata e con la proibizione di vedere il figlio, comprò altra eroina per strada, si introdusse nel contro e per la seconda volta iniettò a Thomas la dose letale di droga, questa volta uccidendolo. La donna è stata condannata all'ergastolo. Durante il processo la Inglis ha dichiarato di aver scelto l'eroina “perchè è una droga che procura una morte pacifica. Sono rimasta con lui fino a quando si è come addormentato. Aveva trovato la pace”.

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