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Ucraina, evacuazione di massa. Sospetto su Putin: dove sgancia l'atomica

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Oltre 70mila civili hanno lasciato le loro case nella regione di Kherson, situata nell’Ucraina meridionale. L’evacuazione è stata ordinata lo scorso 19 ottobre dalle autorità di occupazione filo-russe. “Più di 70mila persone sono partite in una settimana da quando è stata organizzata la traversata”, ha affermato Vladimir Saldo, capo dell’occupazione russa a Kherson.

 

 

Secondo diversi analisti questa evacuazione potrebbe rappresentare un segnale preoccupante: non è che Vladimir Putin sta pensando di sganciare l’atomica in questa regione? Di certo le sue ultime dichiarazioni non fanno dormire sonni tranquilli in questo senso: “Il potenziale conflitto nel mondo nel suo insieme, così come a livello regionale, rimane molto alto. Stanno emergendo nuovi rischi - ha dichiarato in una riunione del Consiglio dei capi delle agenzie di sicurezza e dei servizi speciali - e sfide per la sicurezza collettiva, principalmente a causa di un forte aggravamento del confronto geopolitico globale”. Inoltre Putin ha puntato come al solito il dito contro gli americani: “L'Ucraina è diventata uno strumento della politica estera degli Usa e ha praticamente perso la propria sovranità”.

 

 

Intanto Joe Biden ha convocato i vertici militari e civili del Pentagono: in agenda le priorità di sicurezza nazionale, con sullo sfondo il rischio di un’escalation del conflitto ucraino. “Putin sta perdendo sul terreno - ha dichiarato il segretario della Nato Stoltenberg - e sta rispondendo con attacchi sui civili e con una retorica nucleare". La Russia non usi falsi pretesti per una escalation. La Nato non sarà intimidita nel suo sostegno all’Ucraina”.

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