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Ucraina, soldati di Kiev entrano in Russia: Putin sbanda, la fine?

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Gli ucraini stanno diventando sempre più coraggiosi, al punto da essere riusciti a colpire praticamente indisturbati una base russa di elicotteri al confine con l’Estonia, a circa 250 chilometri da San Pietroburgo. Un attacco parecchio lontano da Kiev, che conferma la capacità degli ucraini di fare incursioni tra le file nemiche: Vladimir Putin sarà furioso, dato che questo sabotaggio fa il paio con l’attacco al porto di Sebastopoli.

 

 

Evidentemente i russi non si aspettavano un colpo del genere, avvenuto a 600 chilometri dalla frontiera ucraina: le sentinelle non si sono accorte di nulla, hanno direttamente visto gli elicotteri saltare in aria sulla pista. Gli ucraini si sono pure filmati e hanno quindi diffuso il video, che ha permesso di accertare che l’incursione è avvenuta in un aeroporto situato nella regione di Pskov, non distante dal confine estone. Sono stati distrutti due Kamov 52 Alligator e danneggiati altri due, ma più del bilancio è significativa l’operazione in sé.

 

 

Come evidenziato da Repubblica, questo episodio apre anche una serie di interrogativi e può comportare un aumento del rischio di escalation: “Il sospetto - si legge - è che la squadra di sabotatori sia partita dai Paesi Baltici, dove il sostegno alla resistenza ucraina è totale. Può averlo fatto anche senza la copertura delle istituzioni, perché per un raid del genere bastano una manciata di uomini e due zaini di granate. È inevitabile - chiosa Repubblica - che i sospetti del Cremlino si allunghino oltre la frontiera e puntino su Tallin, Riga e Vilnius, le capitali che hanno vissuto l’occupazione sovietica e sono pronte a tutto per contribuire alla sconfitta russa”.

 

 

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