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Ucraina, "laboratorio delle nuove armi": cosa sta succedendo al fronte

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Il conflitto in Ucraina, in corso da un anno e mezzo, non sembra neanche avviarsi verso una tregua o un accordo di pace. Anzi, il teatro di guerra starebbe diventando qualcosa di più: generali e industrie lo starebbero analizzando come il "laboratorio delle armi del futuro - scrive Gianluca Di Feo su Repubblica - cercando di capire quali saranno gli strumenti che decideranno la prossima sfida tra superpotenze". Il conflitto, dunque, viene visto come un'occasione per esaminare ogni episodio nei minimi dettagli, visto che è dai tempi della guerra in Vietnam che non si assiste a un duello tra eserciti moderni.

 

 

 

L’obiettivo è quello di individuare i veri protagonisti delle battaglie, le armi su cui puntare in un eventuale conflitto tra superpotenze. Tra queste ci sarebbero i droni kamikaze, che restano in volo finché non individuano l’obiettivo e lo distruggono. Si tratta di uno strumento che consente all'uomo di non esporsi, ma anzi di restare nascosto e controllare la situazione da remoto, limitandosi magari a premere solo un tasto.

 

 

 

I droni kamikaze, sempre più diffusi in Ucraina, portano dunque la guerra in una nuova era, quella dominata dall’intelligenza artificiale. Un'era in cui non si avrà bisogno degli esseri umani per colpire: ad agire saranno solo le macchine. A tal proposito Di Feo su Repubblica scrive: "Le aziende hi-tech stanno aprendo filiali in Ucraina, incentivate dal governo Zelensky, per creare i cervelli elettronici dei robot killer e sperimentarli subito in azione: il rodaggio quasi a chilometro zero". 

 

 

 

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