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Burevstnik, "test in corso": cos'è in grado di fare il missile nucleare russo

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Gli analisti americani sono preoccupati per quanto emerso recentemente dalle immagini satellitari e dai dati aeronautici. Stando a quanto riporta il New York Times, la Russia starebbe preparando il test di un missile da crociera, uno di quelli che possono essere armati con una testata nucleare e che hanno una gittata enorme, di migliaia di chilometri. Addirittura la sperimentazione potrebbe già essere avvenuta di recente, questo non è chiaro agli analisti. Quanto osservato nei pressi della base di Pankovo, nell’Artico, è però coerente con i dati raccolti tra il 2017 e il 2019, quando i russi hanno lanciato il missile noto come Burevstnik

In quel periodo sono stati condotti tredici test, tutti dall’esito negativo: in uno il missile si è schiantato e l’esplosione ha ucciso sette persone. In ogni caso la minaccia nucleare non è imminente per l’Ucraina: anche se i test dovessero avere esito positivo, sarebbero necessari anni per poter dispiegare operativamente uno di questi missili. Il Burevstnik è progettato per distruggere centri urbani grossi o siti militari ed è alimentato da un piccolo reattore che gli consente di volare per migliaia di chilometri. Lo scorso 31 agosto le autorità russe avevano diramato un’allerta per l’aviazione, definendo “zona di pericolo provvisorio” la regione intorno a Pankovo. L’avviso è stato rinnovato più volte e prolungato fino al 6 ottobre, segno che qualcosa sta succedendo. 

Nel frattempo Volodymyr Zelensky continua a lavorare per assicurarsi tutto l’aiuto possibile dal punto di vista economico e militare. Nella giornata di oggi il presidente ucraino ha avuto una conversazione telefonica con Ursula von der Leyen per fare il punto in vista dei prossimi importanti eventi internazionali. “Abbiamo discusso percorsi alternativi di grano - ha fatto sapere Zelensky - e abbiamo concordato di mantenere un dialogo costruttivo per rimuovere le restrizioni unilaterali dai Paesi membri dell’Ue, cercando modi per sostenere gli agricoltori ucraini”. Zelensky ha anche ringraziato l'Unione europea per aver preparato un programma di aiuti finanziari a lungo termine da 50 miliardi di euro in quattro anni.

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