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Israele-Hamas, la diretta. Ue-Usa, "evacuazione Gaza impresa ardua". Putin: "Bagno di sangue"

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L'invasione di terra nella Striscia di Gaza, in risposta agli attacchi di Hamas ad Israele dello scorso sabato, sarebbe imminente: Netanyahu ha chiesto di definirne gli obiettivi. I terroristi rivelano: un attacco preparato per due anni. Dalla Striscia, il tentativo di fuga dal valico di Rafah verso l'Egitto, ma il valico resta chiuso e Hamas chiede di non aprirlo. Segui la diretta.

Ore 15.31 - Germania, in trattative con Onu e Egitto per “zone sicure”
La ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock, in visita in Israele, afferma di essere in trattative con l'Egitto e l'Onu su spazi sicuri per i residenti di Gaza dopo l'ordine di evacuazione israeliano. Parlando a Netivot, nel sud di Israele, dopo i colloqui con la sua controparte israeliana, Baerbock ha affermato che "la capacità nel sud di Gaza è già sovraccaricaà stiamo discutendo con l'Onu, con l'Egitto e con diversi attori a riguardo". Ha poi aggiunto di trovarsi in Israele per parlare con i familiari dei tedeschi tenuti prigionieri da Hamas. Lo riporta Al Jazeera.

Ore 15.17 -  Arrestato l'aggressore del diplomatico israeliano
 La polizia di Pechino ha riferito di aver fermato il presunto autore dell'aggressione e dell'accoltellamento del diplomatico israeliano, un uomo di circa 50 anni. Si tratta, in base a una breve nota, di uno straniero di 53 anni, di cui non è stata fornita la nazionalità. 

Ore 14.42 - Usa negoziano apertura del valico di Rafah per gli stranieri
Secondo quanto si apprende, gli Usa starebbero negoziando l'apertura agli stranieri del valico di frontiera di Rafah a Gaza: questo è quanto riferisce un alto funzionario statunitense a Doha.

Ore 14.34 - Putin: ci sarà un bagno di sangue
Il possibile piano di Israele che prevede l'invasione di terra nella Striscia di Gaza potrà avere conseguenze enormi per tutte le parti: così Vladimir Putin, presidente della Russia, a Bishek. "Usare armi pesanti in una zona abitata è una questione molto difficile carica di conseguenze molto gravi per tutte le parti", ha aggiunto. Lo zar ha poi precisato che "condurre una operazione senza armi pesanti è ancora più difficile. È importante capire che potranno esserci un numero assolutamente inaccettabile di vittime civili. Nella Striscia vivono quasi due milioni di persone. Porre fine al bagno di sangue è la cosa più importante in questo momento", ha concluso Putin.

Ore 14.24 Gallant: “Faremo crollare il regime di Hamas per sempre”
"Noi faremo crollare il regime di Hamas. Distruggeremo le sue capacità militari. Provvederemo a far sì che la sua minaccia non incomba mai più sui nostri confini. Sarà un impegno prolungato. Sarà micidiale. Sarà potente. E sarà una volta per sempre". Lo ha affermato il ministro israeliano della Difesa Yoav Gallant in una conferenza tenuta assieme al segretario Usa alla Difesa Lloyd Austin.

Ore 14.22 - Sirene nel nord di Israele
Sirene stanno suonando in questo momento nel nord di Israele. Lo rendono noto le Forze di difesa israeliane sul proprio canale Telegram.

Ore 14.07 - Usa: "Impresa ardua evacuazione Gaza in 24 ore"
Mentre il segretario alla Difesa americano parlava a Tel Aviv, la Casa Bianca ha commentato l’ordine israeliano di evacuare entro 24 ore il Nord di Gaza, in totale un milione di palestinesi. Si tratta di una "impresa ardua", ha detto il portavoce della sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby. "Si tratta di molte persone da spostare in un periodo molto breve tempo", ha detto in un’intervista a Msnbc. "Comprendiamo cosa stanno cercando di fare e perchè lo fanno: cercare di isolare la popolazione civile da Hamas, che è il loro vero obiettivo", ha aggiunto Kirby.

Ore 14.06 - Borrell (Ue): "Irrealistica evacuazione Gaza in 24 ore"
"Certamente i civili devono essere preavvisati e allertati delle prossime operazioni militari per consentire loro di scappare. Ed e' cio' che ha fatto Israele. Ma questi allarmi, cosi' come gli attesi movimenti che dovrebbero produrre per una vasta parte della popolazione, e stiamo parlando di un milione di persone, devono essere realistici. Ed e' assolutamente irrealistico che un milione di persone possano muoversi in 24 ore" per lasciare la zona di Gaza nella quale si concentreranno le operazioni dell'esercito israeliano. Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante Ue per la Politica estera, Josep Borrell, nella conferenza stampa a Pechino con il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi. 

Ore 14.05 - Scontri con forze israeliane, 3 morti in Cisgiordania
Tre persone sono morte nel corso degli scontri con le forze israeliane in diverse località della Cisgiordania. Lo ha riferito il ministero della Sanità palestinese, secondo quanto riporta al-Arabiya, che parla di scontri particolarmente violenti a Tulkarem e Nablus.

Ore 14.00 - Gallant: “Il cammino sarà lungo, ma Israele vincerà la guerra”
“Il cammino sarà lungo, ma Israele vincerà la guerra”, lo ha detto il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant.

Ore 13.32 - Hezbollah: Parteciperemo a operazione in base ai nostri piani
"Tutti aspettano di sapere cosa farà Hezbollah. Hezbollah conosce le sue responsabilità. Siamo pienamente preparati e monitoriamo gli sviluppi in ogni momento.
Parteciperemo a questa operazione secondo i nostri piani e la nostra visione": così riferisce a l'Orient-Le Jour Naim Qassem, numero due del partito armato libanese filoiraniano Hezbollah, parlando alla folla riunita per una manifestazione di sostegno a Gaza nei pressi della moschea Moujtdaba, nella periferia sud di Beirut.

Ore 13.21: Abu Mazen: "Fuga da Gaza catastrofe come nel '48"
"Lo sfollamento dalla Striscia di Gaza equivarrebbe ad una seconda ’Nakbà per il nostro popolo". Lo dice il presidente palestinese Abu Mazen, citando il termine che richiama la "catastrofe" che i palestinesi affrontarono nel 1948, quando circa 760.000 palestinesi fuggirono o furono espulsi dalle loro case durante la guerra che coincise con la creazione di Israele.

Ore 13.15 - Hezbollah: "Pronti a colpire Israele al momento giusto"
Hezbollah è "pienamente pronto" a intervenire contro Israele al momento opportuno, l’ha detto il numero due del gruppo filo-iraniano davanti a centinaia di sostenitori che manifestavano a favore dei palestinesi. "Hezbollah segue i movimenti del nemico. Siamo pienamente preparati e interverremo quando sarà il momento", ha avvertito lo sceicco Naim Qassem. 

Ore 12.57 - Israele lancia volantini su Gaza: “Andate verso Sud”
L'esercito israeliano, attraverso droni, ha lanciato volantini su Gaza in cui esorta la popolazione civile a dirigersi "immediatamente" verso il sud dell'enclave. "Evacuate le vostre case immediatamente e andate a sud del Wadi Gaza", è il messaggio riportato dall'emittente al-Jazeera, secondo cui Israele ha ordinato ai civili anche di lasciare i rifugi di Gaza City.

Ore 12.34 - Lacrimogeni al confine con la Cisgiordania
Le forze di sicurezza giordane hanno lanciato gas lacrimogeni contro centinaia di manifestanti radunatisi alla frontiera con la Cisgiordania, dove si sta svolgendo una protesta in solidarietà con i palestinesi. Nonostante la risposta degli agenti, i dimostranti continuano ad avanzare verso il confine, mentre le forze di sicurezza cercano di impedire loro di oltrepassarlo.

Ore 11.42 - Hamas: "Lanciati missili sull'aeroporto di Tel Aviv"
Hamas afferma di aver lanciato alcuni missili sull'aeroporto David Ben Gurion di Tel Aviv. L'offensiva dei terroristi isalmici dunque prosegue e adesso tocca anche una città che è abbastanza lontana dalla Striscia di Gaza.

Ore 11.41 - Idf, l'esercito israeliano: “Hamas blocca strade per impedire la fuga degli abitanti”
"Hamas sta erigendo posti di blocco e barriere per impedire agli abitanti di lasciare Gaza City". Lo ha affermato il portavoce militare di Israele Danie Hagari in una conferenza stampa. "Hamas è peggio dell'Isis, - ha aggiunto. - Ora ha gettato la maschera". Richiesto se nel contesto della evacuazione forzata degli abitanti di Gaza Israele si asterrà comunque dal colpire gli ospedali, Hagari ha risposto: "Faremo del nostro meglio per non colpire località sensibili. Ma in passato Hamas ha sfruttato ospedali, scuole e moschee come scudi per difendere le sue infrastrutture militari".

Ore 11.02 - Giordania impedisce le proteste al confine con Israele
L'esercito della Giordania impedisce a gruppi di dimostranti di avvicinarsi alla frontiera con Israele. Lo riporta Haaretz, secondo il quale i dimostranti chiedono al governo di Amman la condanna degli attacchi a Gaza e la loro fine. L'esercito sta ricorrendo all'uso di lacrimogeni per tenere i manifestanti lontani dal confine.

Ore 10.54 - Oms: impossibile evacuare pazienti fragili da Gaza nord
L'Organizzazione mondiale della salute (Oms) rende noto che è impossibile evacuare i pazienti vulnerabili dagli ospedali nel nord di Gaza.

Ore 10.49 - Hamas, centinaia di razzi su Ashkelon
Hamas ha rivendicato il lancio di almeno 150 razzi su Ashkelon, nel sud di Israele, dopo l'invito dell'Idf alla popolazione della Striscia di ritirarsi dal nord dell'enclave palestinese. Alcune immagini diffuse dai media mostrano numerosi intercettamenti in cielo da parte dell'Iron Dome sulla città.

Ore 10.37 - Iran, il ministro degli Esteri: rompere l'assedio su Gaza
Il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir-Abdollahian ha affermato a Beirut, nel corso del suo incontro col leader degli Hezbollah alleati di Hamas, che "bisogna rompere l'assedio imposto sulla Striscia di Gaza". Citato dalla tv al Manar, Amir-Abdollahian ha ribadito che l'Iran è "solidale con i fratelli palestinesi" e che "bisogna fare di tutto per portare aiuti umanitari" alla popolazione della Striscia di Gaza.

Ore 10.21 - Diplomatico israeliano aggredito a Pechino
Un funzionario dell'ambasciata israeliana a Pechino è stato ricoverato - in condizioni stabili - dopo essere stato aggredito. La notizia è stata diffusa dal ministero degli Esteri israeliano, come riportano i media locali. È in corso un'indagine sul movente dell'attacco, non avvenuto all'ambasciata. Agli israeliani e agli ebrei di tutto il mondo è stato oggi consigliato di stare in allerta, giornata in cui Hamas ha indetto una "giornata di rabbia".

Ore 10.03 - Turchia, aiuti umanitari per Gaza
La Turchia invia aiuti umanitari per Gaza: aerei militari di Ankara con materiale per l'assistenza hanno raggiunto l'Egitto e da lì gli aiuti saranno portati a Gaza. Lo rende noto CnnTurk. Oggi il capo della Diplomazia di Ankara Hakan Fidan ha in agenda una visita in Egitto, aggiunge il ministero degli Affari Esteri turco.

Ore 09.54 - Hamas: uccisi nei raid 13 ostaggi israeliani
Ci sarebbero degli "stranieri" tra le vittime dei raid israeliani "nelle ultime 24 ore" sulla Striscia di Gaza. "Sono stati uccisi 13 ostaggi": ad affermarlo le Brigate al-Qassam, braccio armato di Hamas, senza fornire dettagli sulla nazionalità delle persone che sarebbero rimaste uccise. 

Ore 09.46 - Egitto, al lavoro per un vertice in Giordania
Per fermare l'escalation di guerra tra Israele e Hamas, l'Egitto lavora all'organizzazione di un vertice urgente, da organizzare in Giordania. Lo riferisce il giornale qatarino Al-Araby, citando una fonte egiziana "di alto livello". Obiettivo, spiega, è "un vertice di emergenza, per raggiungere soluzioni urgenti e rapide, e porre rimedio alla catastrofe umanitaria che affronta la Striscia di Gaza". Il vertice si dovrebbe tenere in Giordania, invitati finora Turchia, Qatar, Egitto, oltre al segretario di Stato americano, Antony Blinken. "Sono in corso contatti per coinvolgere altre parti", ma ancora non è chiara l'eventuale partecipazione di Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita. 

Ore 09.23 - Iran, un secondo fronte è possibile
L'apertura di un secondo fronte di guerra con Israele è possibile "se dovessero continuare crimini di guerra" contro i palestinesi ed il blocco a Gaza. Così il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian, incontrando i giornalisti in Libano. "Naturalmente, nel caso continuino i crimini di guerra ed il blocco umanitario a Gaza e alla Palestina, è possibile ogni decisione da parte delle altre correnti della resistenza", ha aggiunto Amir-Abdollahian, riferendosi all'"asse della resistenza" contro lo Stato ebraico. "La continuazione dei crimini di guerra contro la Palestina e Gaza incontrerà sicuramente reazioni dagli altri assi nella regione", ha aggiunto il ministro degli Esteri iraniano. Da parte di Teheran, insomma, una minaccia neppur troppo velata.

Ore 09.03 - Gaza, esodo in corso
Migliaia di persone stanno lasciando nella mattinata di oggi, venerdì 13 ottobre, le proprie abitazioni a Gaza City e si stanno dirigendo verso sud. Questo in seguito all'avvertimento dell'esercito israeliano secondo cui il nord della Striscia diventerà zona di operazioni militari (e nonostante l'appello di Hamas a non muoversi). Fonti locali riferiscono che chi non dispone di mezzi di trasporto sta procedendo a piedi con qualche bagaglio in mano. È una marcia di una decina di chilometri, che vede coinvolte intere famiglie. 

Ore 08.40 - Hamas vuole "una giornata della rabbia"
Hamas chiede una "giornata della rabbia", ossia la mobilitazione del mondo arabo a sostegno dei palestinesi in tutte le città del mondo: chiede che si renda visibile la solidarietà con il gruppo terroristico e per fermare "i piani israeliani per giudaizzare Gerusalemme e Al-Aqsa". Khaled Meshaal, che è stato ai vertici dell'organizzazione terroristica e che ora vive in Qatar, chiede agli arabi di tutto il mondo di scendere nelle strade per protestare per la morte dei civili uccisi a Gaza. È allarme dunque in Israele, così come l'attenzione è massima in tutte le città del mondo.

Ore 08.33 - I riservisti attorno a Gaza da tutto il mondo per "la Grande Vendetta"
Come racconta il Corriere della Sera, attorno a Gaza si radunano i riservisti israeliani tornati a casa da tutto il mondo. Il tutto nell'attesa del via all'operazione di terra. "È nostro dovere lodare il Signore/ ché non ci ha dato la nostra parte come la loro!", cantano. I ragazzi, persone di tutte le età, arrivano dall'America, dall'India e dall'Europa. L'obiettivo è preparare la "Grande Vendetta".

Ore 08.15 - Hamas a cittadini di Gaza: non ascoltate l’appello di Israele
Salama Marouf, capo dell’ufficio stampa del governo di Hamas, dichiara che l’avviso di evacuazione da parte di Israele rivolto agli abitanti della striscia di Gaza è un tentativo israeliano "di trasmettere e diffondere falsa propaganda, con l’obiettivo di seminare confusione tra i cittadini e danneggiare la nostra coesione interna. Esortiamo i nostri cittadini a non impegnarsi in questi tentativi", conclude il portavoce così come riferito dal Jerusalem Post.

Ore 07.48 - Esercito israeliano: stanotte attacchi aerei contro 750 obiettivi di Hamas
L'Idf afferma di aver effettuato attacchi aerei durante la notte contro circa 750 obiettivi appartenenti ad Hamasnella Striscia di Gaza. Tra gli obiettivi anche 12 torri a più piani, che conterrebbero risorse di Hamas. L’esercito riferisce di aver colpito anche tre agenti di Hamas. Altri obiettivi includono tunnel, complessi militari, residenze di membri anziani utilizzati come centri di comando militare, magazzini di stoccaggio di armi e sale di comunicazione.

Ore 07.25 - Pesanti bombardamenti, il bilancio
Una notte di bombardamenti incessanti e violentissimi sulla Striscia di Gaza. Israele afferma di aver sganciato in sei giorni 6.000 bombe, per un peso di 4.000 tonnellate, sugli obiettivi di Hamas a Gaza, colpendo oltre 3.600 obiettivi. Il bilancio delle vittime secondo il ministero della Sanità di Gaza, sotto il controllo di Hamas, è di almeno 1.537 morti e 6.612 feriti

Ore 07.03 - Idf: colpiremo in modo significativo Gaza
L’operazione militare israeliana, quella più dura e probabilmente di terra, sta per partire. La conferma dell’esercito israeliano che ha ordinato l’evacuazione del Nord di Gaza. “È per la vostra sicurezza”, spiegano le forze israeliane parlando alla popolazione di oltre 1,1 milione di palestinesi che dovranno lasciare l’area e rifugiarsi a Sud entro 24 ore. L’esercito colpirà "in modo significativo l’area della città di Gaza nei prossimi giorni". L'esercito israeliano ha avvertito di non avvicinarsi all'area delle recinzioni al confine.

Ore 06.36 - Wp: Israele ha usato fosforo bianco su Gaza
Un video di mercoledì su uno degli attacchi di Israele a Gaza sembra mostrare l'uso di fosforo bianco, la controversa munizione che può causare gravi danni se usata contro i civili. Lo riporta il Washington Post citando un'analisi di Human Rights Watch. Il video, verificato dal Washington Post, mostra due colpi di artiglieria sparati in rapida successione verso i target che, una volta esplosi, rilasciano automaticamente il fosforo bianco. In una nota Human Rights Watch ha confermato che il fosforo bianco è stato usato sopra Gaza Cit

Ore 06.01 - Israele: evacuare zona nord della Striscia di Gaza. L'Onu chiede lo stop
Israele ordina l'evacuazione entro 24 ore della parte settentrionale della Striscia di Gaza, dove vivono 1,1 milioni di palestinesi. Una decisione che scatena l'immediata reazione dell'Onu, che chiede a Israele di revocare l'ordine : lo conferma un portavoce del Palazzo di Vetro. "Le Nazioni Unite si appellano con forza perché un simile ordine, se confermato, sia ritirato per evitare di trasformare quella che è già una tragedia in una situazione di calamità", ha affermato il portavoce del segretario generale, Stephane Dujarric.

Ore 05.12 - Pesanti bombardamenti nella notte su Gaza
Una notte di durissimi bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza, in particolare nei pressi del confine. Lo testimoniano video postati sui social dai residenti e una nota dell'Aeronautica israeliana. "Anche di notte, e in qualsiasi momento, centinaia di aerei IAF continuano ad attaccare con forza e a danneggiare gravemente le capacità del nemico": questo quanto si legge a corredo di un video postato dall'Aeronautica israeliana sui social. Israele afferma di aver sganciato in sei giorni 6.000 bombe, per un peso di 4.000 tonnellate, sugli obiettivi di Hamas a Gaza, colpendo oltre 3.600 obiettivi.

Ore 04.30 - Blitz forze speciali israeliane, salvati 250 ostaggi
"L'unità d'élite della Flotilla 13 è stata schierata nell'area circostante la barriera di sicurezza di Gaza in uno sforzo congiunto per riprendere il controllo della postazione militare di Sufa il 7 ottobre. I soldati hanno portato in salvo circa 250 ostaggi in vita. Oltre 60 terroristi di Hamas sono stati neutralizzati e 26 arrestati, tra cui Muhammad Abu A'ali, il vice comandante della divisione navale meridionale di Hamas": un clamoroso successo per Israele, confermato dall'Idf con un post su Twitter

Ore 03:11 - Egitto: i palestinesi restino a Gaza
Il presidente egiziano, Abdel Fattah El-Sisi, afferma - secondo quanto riporta il Guardian - che gli abitanti di Gaza devono "restare saldi e rimanere nella loro terra", mentre sono crescenti le richieste al Cairo di consentire un passaggio sicuro ai civili in fuga da Gaza. L'unica via d'uscita praticabile per la fuga è attraverso il valico di frontiera di Rafah tra Egitto e Gaza.

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