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Israele e Hamas, la diretta: "Pronti a rilasciare 8 ostaggi russi come chiesto da Mosca"

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Iniziata l'operazione di terra dell'esercito di Israele a Gaza. Attacchi navali e aerei, una pioggia di missili sulla capitale della Striscia in quella già ribattezzata come "la notte peggiore dall'inizio della guerra", lo scorso 7 ottobre. "Non è ancora l'invasione", comunica Tel Aviv precisando di aver colpito 250 obiettivi di Hamas, inclusa una rete di tunnel terroristici. Ora il rischio concreto è che le tensioni in Cisgiordania e a Nord, al confine con il Libano con Hezbollah, si trasformino in guerra aperta. Si attende la reazione dell'Iran. Nel frattempo l'Onu approva una risoluzione per chiedere l'immediato cessate il fuoco, senza mai menzionare Hamas. Per questo, l'Italia si è astenuta mentre l'ambasciatore israeliano parla di "giorno dell'infamia".

Ore 14.14 - Hamas, appello alle proteste a Beirut 
Hamas vuole mobilitare le folle in Libano. I media del Paese dei Cedri riferiscono di un appello del gruppo, responsabile del terribile attacco del 7 ottobre in Israele, a scendere in piazza domani nel centro di Beirut per sostenere la "resistenza" palestinese e "liberare le terre e i luoghi sacri". Hamas, che controlla la Striscia di Gaza nel mirino delle operazioni israeliane dal 7 ottobre, aveva diffuso nei giorni scorsi un appello rivolto ai "popoli arabi e islamici", a "tutte le persone libere nel mondo" per una "mobilitazione popolare, tutti i giorni", chiedendo in particolare di "partecipare attivamente" domenica a proteste sotto lo slogan 'Aprite il valico di Rafah (al confine tra la Striscia e l'Egitto), fermate la guerra di sterminio del popolo palestinese a Gaza". La tensione tra Libano e Israele è alta dal 7 ottobre e si registrano ostilità tra lanci di missili anticarro dal Libano in direzione di Israele e operazioni delle forze israeliane contro gli Hezbollah libanesi. 

Ore 13.57 - Israele, sirene di allerta missili al confine con il Libano 
Le sirene dei razzi stanno risuonando in alcune località israeliane vicino al confine con il Libano. Gli allarmi arrivano nel contesto dei ripetuti attacchi di Hezbollah dal sud del Libano contro le posizioni dell'Idf e le città nel nord di Israele. L'Idf ha informato questa mattina di aver colpito una cellula terroristica pronta per un attacco missilistico anticarro dal sud del Libano. Hezbollah nelle ultime settimane ha effettuato decine di attacchi missilistici contro le posizioni dell'Idf e le città israeliane nel nord di Israele. 

Ore 13.19 - Hamas, "pronti a rilasciare 8 ostaggi russi su richiesta di Mosca 
Hamas sta cercando di localizzare otto cittadini con doppia cittadinanza russo-israeliana che sono stati presi in ostaggio durante l'attacco del gruppo palestinese contro Israele per rilasciarli su richiesta di Mosca. Lo hanno riferito oggi le agenzie di stampa russe. "Da parte russa, attraverso il ministero degli Esteri, abbiamo ricevuto una lista di cittadini che hanno la doppia nazionalità", ha spiegato all'agenzia di stampa Ria un rappresentante di Hamas. "Stiamo cercando quelle persone. È difficile ma stiamo cercando. E quando le troveremo, le lasceremo andare", ha detto.

Ore 12.58 - "Israele ha usato fosforo bianco in Libano" 
Il quotidiano libanese L'Orient Le Jour ha confermato che Israele ha utilizzato munizioni al fosforo bianco nelle sue operazioni militari a Dhaira, circa 9 chilometri a est di Naqoura - sede della Forza di interposizione delle Nazioni Unite (Unifil) - nel sud del Libano. Il 17 ottobre, l'agenzia di stampa libanese "Nna" aveva riferito che le forze israeliane avevano sganciato "decine di bombe al fosforo e razzi sulle localita' di Dhaira, Kfarkila, Adaisseh, Matlu, Arqoub, Aita al Chaab e Al Labuneh, vicino a Naqoura, in mezzo a un intenso volo di aerei da ricognizione". In un'inchiesta condotta nel villaggio di Dhaira, i giornalisti di "L'Orient Le Jour" hanno intervistato una decina di persone che si trovavano li' al momento degli attacchi del 16 e 17 ottobre, oltre a medici, membri della Protezione civile, esperti militari e attivisti per i diritti umani. "Grazie alle testimonianze, alle foto e ai video a cui ha avuto accesso", il quotidiano libanese "può confermare che Israele ha effettivamente sparato munizioni al fosforo bianco su Dhaira", si legge. Il fosforo bianco è vietato dalla Convenzione delle Nazioni Unite su certe armi convenzionali. 

Ore 12.04 - Hamas colpisce il kibbutz Zikim  
Le Brigate Qassam, braccio armato del movimento islamista palestinese Hamas, hanno colpito l'area del kibbutz di Zikim, nel sud di Israele, con una raffica di razzi in risposta ai "massacri sionisti" contro i civili. Lo hanno annunciato le stesse Brigate Qassam sui propri canali social. 

11.49 - Israele ha informato Biden dell'attacco 
Il ministro israeliano della difesa Yoav Gallant ha informato il suo omologo statunitense Lloyd Austin sugli obiettivi del massiccio blitz dell'esercito dentro la Striscia. Lo ha sostenuto il sito Ynet secondo cui dopo aver dato una informativa generale sull'operazione, Gallant avrebbe accettato "in linea di principio" le due richieste di Austin: "Evitare di colpire persone non coinvolte e di non causare danni agli innocenti" da un lato e "acconsentire all'aumento degli aiuti umanitari dal valico di Rafah per la popolazione di Gaza". 

Ore 11.38 - Lavrov, "Gaza distrutta provocherà una catastrofe per secoli" 
"La distruzione della Striscia di Gaza e l'espulsione di 2 milioni di abitanti dall'enclave creeranno una catastrofe per decenni, se non secoli". Lo ha affermato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov in un'intervista all'agenzia di stampa bielorussa BelTA. "Bisogna fermarsi", ha aggiunto Lavrov, sottolineando che Mosca è in contatto "costante" con Israele. "Stiamo inviando un segnale" agli israeliani "sulla necessità di cercare una soluzione pacifica e di non completare la dichiarata strategia della 'terra bruciata' a Gaza", ha aggiunto il capo della diplomazia russa.

Ore 11.30 - "Nostre operazioni finalizzate al recupero degli ostaggi" 
Il portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf), Daniel Hagari, ha affermato oggi che l'esercito sta lavorando sia per eliminare Hamas, sia per restituire a Israele gli ostaggi detenuti nella Striscia di Gaza. "Stiamo operando secondo gli obiettivi che sono stati fissati: smantellare Hamas, proteggere i confini e uno sforzo nazionale per restituire gli ostaggi", ha affermato Hagari. "Riportare a casa gli ostaggi è uno sforzo nazionale della massima importanza e tutte le nostre attività, operative, di intelligence, sono finalizzate alla realizzazione di questo obiettivo", ha aggiunto.

Ore 11.04 - Lavrov, "Israele lasci la strategia della 'terra bruciata'" 
Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha invitato Israele a rinunciare alla strategia della "terra bruciata" nella Striscia di Gaza e a scommettere su una soluzione pacifica del conflitto con i palestinesi. "Stiamo inviando segnali agli israeliani, segnali sulla necessita' di continuare a cercare una soluzione pacifica e di non portare a termine la strategia della terra bruciata nella Striscia di Gaza". "Se Gaza viene distrutta, se 2 milioni di persone vengono espulse (dall'enclave, ndr), come alcuni politici in Israele e all'estero stanno cercando di fare, si creerà una catastrofe per molti, molti decenni, se non secoli", ha detto in un'intervista all'agenzia di stampa BelTA, rilanciata dall'agenzia russa Tass. "Dobbiamo fermarci; ed è necessario annunciare programmi umanitari per salvare la popolazione che si trova nell'enclave. Non c'è acqua, non c'è elettricità, non c'è cibo, non c'è riscaldamento, niente di tutto questo". 

Ore 10.34 - "Intercettato missile terra-aria dal Libano" 
Le forze israeliane (Idf) hanno confermato che la difesa aerea ha intercettato un missile terra-aria sparato dal Libano con l'obiettivo di colpire un drone militare israeliano, che non è stato danneggiato. Lo riferisce il Times of Israel. Le Idf hanno reso noto che stanno operando in risposta. 

Ore 10.03 - Suonano le sirene nelle zone di Israele al confine con la Striscia 
Sirene di allarme missilistico stanno suonando nelle zone del sud di Israele al confine con la Striscia di Gaza. Lo rende noto l'esercito israeliano. Il Times of Israel cita in particolare l'allarme suonato a Nahal Oz, vicino al confine con Gaza. Al momento non ci sono notizie di feriti o danni nella comunità, che è stata in gran parte evacuata dai residenti dopo l'attacco subito da Hamas lo scorso 7 ottobre. 

Ore 9.52 - Crosetto, "prepariamoci alle conseguenze"
L'attacco di Israele nella Striscia di Gaza "avrà molte vittime", la situazione nella Striscia di Gaza "rende difficile un'operazione chirurgica com'era stata chiesta dagli Usa" e noi "ci stiamo preparando come Italia a intervenire sulle conseguenze" e "quindi portare aiuti umanitari". Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto intervistato al Tg1. 

Ore 9.25 - "Hamas è il nostro nemico, non il popolo di Gaza"
"Il popolo di Gaza non è nostro nemico. Il nostro nemico è Hamas, che ha ucciso degli innocenti''. Lo ha dichiarato l'ambasciatore di Israele in Italia Alon Bar all'edizione straordinaria del Tg1. ''Noi stiamo cercando di colpire Hamas, che ha enormi depositi di carburante che rappresentano una minaccia perché possono costituire un mezzo per ulteriori attacchi'', ha precisato Bar. 

Ore 9.07 - Tajani, "14 italiani a Gaza, sono vicini al valico di Rafah"
Si trovano "vicino al valico di Rafah" con l'Egitto i "14 italiani che si trovano nella Striscia di Gaza" ai quali si aggiungono "5 loro familiari". Lo ha detto il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani intervenendo su Rai 3, affermando che "per noi la priorità è seguire i nostri concittadini che speriamo possano uscire quanto prima dal valico di Rafah. La nostra ambasciata al Cairo è pronta ad andarli a prendere". Tajani ha spiegato che "nonostante il blackout siamo riusciti a entrare in contatto con tutti gli italiani, grazie al nostro consolato a Gerusalemme". 

Ore 8.54 - "Forze israeliane sono ancora all'interno della Striscia"
La fanteria, le forze di ingegneria da combattimento e i tank delle Forze di difesa israeliane sono ancora all'interno della Striscia di Gaza mentre continua l'attacco di Israele contro Hamas. Lo riporta il Times of Israel. L'Idf ha descritto il raid come una "attività di terra estesa", piuttosto che un'offensiva di terra completa. Nella notte le Forze di difesa hanno colpito 150 obiettivi di Hamas e hanno ucciso il capo dell'aeronautica del gruppo, Atsam Abu Raffa, uno degli ideatori dell'attacco contro le comunità israeliane del 7 ottobre. 

Ore 8.42 - Israele, colpito sito Hezbollah nel sud del Libano
Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno dichiarato di aver effettuato un attacco aereo notturno contro un sito di Hezbollah nel sud del Libano. L'attacco, secondo l'Idf, è stato effettuato in risposta a un lancio di razzi diretto verso Israele. Ne danno notizia i media israeliani tra cui il Times of Israel. Nella notte l'Idf ha colpito anche 150 obiettivi di Hamas nel nord della Striscia di Gaza, in particolare i tunnel sotterranei. 

Ore 8.12 - Onu, "Perso contatti con tutto il personale Striscia"  
L'Onu, le sue agenzie e le organizzazioni umanitarie internazionali hanno fatto sapere di aver perso i contatti con tutto il loro personale nella Striscia di Gaza a causa del blackout e del collasso delle reti di comunicazioni nell'enclave palestinese. Il direttore dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha aggiunto che l'organizzazione ha perso i contatti anche con "le strutture sanitarie, gli operatori sanitari e gli altri nostri partner umanitari sul campo", una situazione che allarma "per i rischi immediati alla salute dei pazienti vulnerabili". 

Ore 7.41 - "Ucciso il capo di Hamas che guidò l'attacco in parapendio" 
L'esercito israeliano ha reso noto di aver ucciso il capo dell'aviazione di Hamas nella Striscia di Gaza, nei bombardamenti della notte su Gaza. Secondo Israele, Atsam Abu Raffa era stato uno dei pianificatori dell'attacco contro le comunita' israeliane del 7 ottobre, in particolare aveva guidato i terroristi che si erano infiltrati nel territorio israeliano con i parapendii.

Ore 7.21 - Khan Younis, colpita da Israele rete tunnel vicino Rafah
Una rete di tunnel lunghi anche due-tre chilometri, a dodici metri di profondita', utilizzati dai miliziani di Hamas per trasportare armi e fuggire agli attacchi, ma anche per trasferire gli ostaggi israeliani. Cinque di questi sentieri sotterranei sarebbero stati distrutti dalle forze aeree israeliane. La Difesa israeliana ha mostrato una mappa, in cui sono indicati gli obiettivi colpiti: uno sarebbe a North Gaza, al confine con Israele, un altro a Deir Al-Balah, il terzo a Gaza e altri due nella zona meridionale della Striscia, entrambi nell'area a sud di Khan Younis, a poca distanza da Rafah, la porta d'accesso all'Egitto. Alcuni di questi tunnel, secondo l'intelligence di Tel Aviv, potrebbero essere stati riempiti di esplosivo per trasformarli in trappole per i soldati israeliani.

Ore 6.59 - Incursione israeliana nel campo di Jalazone in Cisgiordania
Le forze israeliane hanno effettuato una incursione nel campo profughi di Jalazone, nei pressi di Ramallah, in Cisgiordania. Lo riferisce l'emittente qatariota "Al Jazeera", mentre sono in corso violenti scontri a fuoco nella striscia di Gaza tra Israele e i combattenti del movimento palestinese islamista di Hamas. I militari israeliani sarebbero entrati all'interno del campo portando con se' un bulldozer, per distruggere alcuni edifici costruiti senza i necessari permessi. 

Ore 5.24 - Israele mostra mappa con i 5 tunnel di Hamas distrutti
Le forze armate israeliane hanno mostrato una mappa in cui sono indicati i cinque tunnel usati da Hamas e che sarebbe stati distrutti nelle ultime ore dall'aviazione israeliana: sono quelli di North Gaza, Deir al-Balah e Khan Younis, al confine con Israele, Gaza e Rafah, dove si trova il varco d'accesso all'Egitto utilizzato per far entrare nei giorni scorsi i primi aiuti umanitari diretti alla popolazione palestinese. 

Ore 4.38 - Uccise a Gaza 54 persone delle Nazioni Unite
E' salito a 54 il numero dei membri dello staff delle Nazioni Unite uccisi a Gaza. Alle vittime dei giorni precedenti del conflitto vanno aggiunte le 14 registrate nelle ultime 24 ore. Lo si evince da un rapporto diffuso della UN Relief Works Agency for Palestine Refugees (UNRWA).

Ore 4.11 - Blackout telefonico a Gaza, gente nel panico
Le linee telefoniche nella Striscia di Gaza sono al limite del collasso. Lo riporta il New York Times. Le due maggiori compagnie telefoniche palestinesi, Jawwal e Paltel, hanno dichiarato che i servizi internet e telefonici sono in blackout. Questa situazione sta aumentando il panico tra le persone, che si sentono isolate e sotto assedio. Raggiunto su Whatspapp, Belal Khaled, un fotografo freelance palestinese, ha descritto le scene di panico tra i residenti radunati all'ospedale Nasser. "La gente è spaventata, si sente in un limbo, non sa che cosa sta succedendo attorno". 

Ore 2.48 - Hamas, "pronti a reagire con piena forza"
Hamas ha fatto sapere che i suoi militanti a Gaza sono pronti ad affrontare gli attacchi israeliani con "piena forza" dopo che l'esercito israeliano ha ampliato gli attacchi aerei e terrestri contro l'enclave palestinese. L'esercito Israele ha intensificato i bombardamenti e sta espandendo le operazioni di terra nella Striscia di Gaza. Una serie estesa di esplosioni ha illuminato il cielo sopra Gaza City dopo il tramonto e un corrispondente di Al Jazeera ha detto che il nord di Gaza e' stato colpito da raid aerei e artiglieria. 

Ore 2.11 - Hamas, nessun negoziato dopo gli ultimi raid
"C'erano negoziati e anche sforzi politici per arrivare a una intesa" sul cessate il fuoco e lo scambio di prigionieri, ma "dopo gli ultimi raid di Israele su Gaza" non ci sono più colloqui. Lo afferma il portavoce di Hamas, Osama Hamdan, citato da al Jazeera. 

Ore 1.59 - "Eliminare Hamas come il mondoha fatto con nazisti e Isis" 
Il ministro degli Esteri israeliano Eli Cohen critica la "spregevole" risoluzione delle Nazioni Unite che sollecita il cessate il fuoco. Cohen denuncia "spregevole" la risoluzione della Giordania approvata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite che chiede un cessate il fuoco a Gaza, nel mezzo della guerra in corso scatenata dall'assalto di Hamas nel sud di Israele il 7 ottobre. "Israele intende eliminare Hamas proprio come il mondo ha affrontato i nazisti e l'Isis", dice Cohen. 

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