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Israele e Hamas, l'uomo che ha previsto il Covid: "Nuovo ordine mondiale"

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In Medio Oriente siamo come in Jugoslavia nel 1914: basta una scintilla per farci ripiombare nell'incubo di una Guerra mondiale, la terza. A metterlo nero su bianco in una inquietante intervista al Corriere della Sera è lo storico Peter Frankopan, docente di Storia globale a Oxford. Per inciso, l'uomo che un mese prima dell'arrivo del Covid aveva pronosticato lo scoppio di una pandemia, una catastrofe su scala globale. 
 
L'attacco di Hamas nei kibbutz e al rave party nel deserto del Negev di sabato 7 ottobre può rappresentare davvero la nuova Sarajevo? "Uno dei temi degli ultimi anni è stato la nascita di un nuovo ordine mondiale", con tutto il suo carico di nuove tensioni, scossoni ed equilibri dagli impatti drammatici. Nel 2014, sottolinea lo storico, "molti non si preoccuparono di cosa accadde a un arciduca austriaco in una città in Bosnia, ma accese una legna che aspettava solo una scintilla per incendiarsi. Riconosco una storia simile adesso".

 

Chi si illude di poter negoziare la pace, magari sul modello di "due popoli e due Stati", avverte Frankopan, dovrà invece assistere a "molti altri atti di terrore. L’attacco di Hamas del 7 ottobre ha drammaticamente alterato l'equilibrio del Medio Oriente". Le prime conseguenze negative saranno proprio per Israele: "La mia previsione - spiega il professore al Corsera - è che i suoi sforzi militari saranno più difficili di quanto anticipato, ma allo stesso modo Hamas e i suoi affiliati e successori avranno poche possibilità di raggiungere i loro obiettivi. Dunque andremo verso una lunga fase di incertezza e sofferenze". Dal punto di vista politico, prenderanno sempre più forza "i partiti estremisti in Israele che faranno drammatiche promesse su come ottenere vendetta".

 

All'orizzonte, ci sono la posizione dell'Iran, paradossalmente estranea al mondo arabo, che si candida a guidare la rivolta islamica. E quella del cosiddetto ex Terzo mondo, il "Sud globale" sempre più contrapposto all'Occidente, declinato come la triade Usa-Europa-Nato. Uno scontro all'ombra del "doppiopesismo" su Ucraina e Palestina: "Molti si chiedono perché l'Occidente sostenga gli ucraini ma non i palestinesi. Ciò a sua volta suscita accuse di razzismo, islamofobia e imperialismo". La conclusione dello storico è agghiacciante: siamo di fronte alla nascita di un nuovo ordine mondiale. "Queste scene apocalittiche in Israele e ora a Gaza sono parte di ciò, temo. Un mondo multipolare è incerto e, ho paura, infelice per molti".

 

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