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Siria, attacco a basi militari di jet Usa e israeliani

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Le tensioni in Medio Oriente non riguardano solo Gaza e Israele ma coinvolgono pure altri paesi e popoli. E anche se si parla di conflitti a "bassa intensità", si tratta comunque di combattimenti violenti spesso causa di vittime e feriti. In questo contesto si inseriscono i due raid targati Usa e Israele registrati nelle scorse ore in Siria, oltre all'abbattimento di un drone americano da parte dei ribelli Houthi nei cieli dello Yemen. Perché la Siria è finita nel mirino? Perché ospita l'Iran, che è sostenuto dalla Russia e che addestra Hamas ed Hezbollah rispettivamente nella Striscia e in Libano. Nel frattempo da Oriente i ribelli Houthi, in guerra con il regime yemenita, lanciano razzi contro Israele.

Nell'ultimo raid della United States Air Force (Usaf), come si legge sul Messaggero, sono stati impiegati i cacciabombardieri F-15 Strike Eagle. Una nota del comando americano ha fatto sapere che i bireattori bisonici della McDonnell Douglas hanno condotto "un attacco per autodifesa contro un deposito di armi nella Siria orientale utilizzato dal Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica iraniana e da gruppi affiliati". Nel deposito “armi che riteniamo siano state probabilmente utilizzate in molti degli attacchi che hanno avuto luogo contro le nostre forze”, ha spiegato un alto funzionario militare.

Nelle ultime settimane sono stati oltre 40 gli attacchi agli oltre 2mila soldati americani schierati in Iraq e in Siria per contrastare quel che resta dell'Isis. La Siria, però, non è finita solo nel mirino americano ma anche in quello di Israele: missili aria-terra dei caccia dell'Isrealian Air Force hanno attaccato basi militari causando 12 morti, secondo quanto riportato da organizzazioni umanitarie siriane. A dare la notizia l'agenzia di stampa Sana. A entrare in azione sarebbero stati i caccia F-16I Sufa.

Tensioni anche sul fronte dei ribelli Houthi, il cui slogan è “Morte all’America, morte a Israele, maledizione agli ebrei e vittoria all’Islam”. Il 31 ottobre hanno lanciato dal nord dello Yemen missili contro Isreale, in particolare contro l'area che ospita anche una centrale nucleare a Dimona, nel sud del paese. Centrale ben difesa da batterie di missili Patriot. A denunciare l'attacco Tel Aviv, secondo cui i missili, probabilmente forniti dall'Iran, sono stati abbattuti dai caccia F-35 e dalle batterie Arrow 3. Gli Houthi, invece, sono riusciti ad abbattere nei giorni scorsi un drone americano MQ-9 che pattugliava l'area sopra il Mar Rosso.

 

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