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Israele-Hamas, la diretta. Famiglie ostaggi, la marcia verso Gerusalemme

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Siamo al 41esimo giorno di guerra tra Israele e Hamas. Il raid dell'Idf nell'ospedale di Al Shifa. Usa, c'è un piano per Gaza. Biden: fiducioso sul rilascio degli ostaggi. Fatto esplodere il Parlamento di Hamas. Sempre più intensi gli scontri tra esercito israeliano ed Hezbollah Segui la diretta.

Ore 15.43 - In centinaia alla marcia per gli ostaggi a Gerusalemme
Centinaia di persone hanno partecipato a Gerusalemme alla marcia per i circa 240 ostaggi ancora nelle mani di Hamas a oltre un mese dall'inizio della guerra. Tra loro anche parenti e amici degli israeliani rapiti. La manifestazione punta a fare pressione su Tel Aviv affinché lavori con maggiore impegno per arrivare a un rilascio degli ostaggi. Prima di proseguire la loro marcia verso Gerusalemme i partecipanti si sono accampati nel parco nazionale di Gezer. Molti hanno esposto bandiere israeliane e grandi foto delle persone in ostaggio. La marcia, iniziata lo scorso 14 novembre, è partita da Tel Aviv. 

Ore 15.11 - Famiglie ostaggi, marcia verso Gerusalemme
I familiari delle persone scomparse e tenute in ostaggio a Gaza sfilano oggi insieme a centinaia di israeliani nel terzo giorno della loro marcia da Tel Aviv all'ufficio del primo ministro a Gerusalemme, che intendono raggiungere sabato pomeriggio. Oggi parteciperanno allo shiva della famiglia Marciano a Modiin, che piange la perdita della figlia Noa Marciano, la soldatessa morta in prigionia per mano di Hamas. I rappresentanti delle famiglie hanno chiesto ai membri del gabinetto di guerra del governo di unirsi a loro nel viaggio.

Ore 14.59 - Onu: segnali crescenti di incitamento al genocidio contro i palestinesi
Un gruppo di esperti delle Nazioni Unite afferma che ci sono "prove di un crescente incitamento al genocidio" contro il popolo palestinese, in quelle che aggiunge sono "gravi violazioni" commesse da Israele. "Siamo profondamente turbati dal fallimento dei governi nel dare ascolto alla nostra richiesta e nel raggiungere un cessate il fuoco immediato", ha affermato in una nota il gruppo di esperti, che comprende diversi relatori speciali delle Nazioni Unite. 

Ore 14.38 - Arabia Saudita: atti brutali e disumani di Israele nell'ospedale Al Shifa
Dura condanna da parte delle autorità saudite contro l'incursione dell'esercito israeliano nell'ospedale Al Shifa, il più grande complesso sanitario della Striscia di Gaza. Il ministero degli Esteri saudita ha dichiarato in un comunicato di essere contrario "all'offensiva delle forze di occupazione israeliane contro l'ospedale e il bombardamento dell'area intorno all'ospedale da campo giordano", anch'esso situato nella Striscia. Si tratta di una "flagrante violazione del diritto internazionale e di tutte le norme e le convenzioni", si legge nel comunicato, che condanna "l'esplicita presa di mira" di civili e personale medico durante l'offensiva. 

Ore 14.28 - Israele, esercito ancora all'opera nell'ospedale Shifa
I soldati israeliani stanno ancora operando nel complesso dell'ospedale Shifa con operazioni "focalizzate" nei vari edifici e in ogni piano. Nel nosocomio ci sono ancora pazienti e personale ma l'esercito ha fatto sapere che sta operando "con discrezione, pazienza e completezza". "La consapevolezza - riferiscono - è che ci sono molte più infrastrutture terroristiche nell'area del complesso che sono ben nascoste". 

Ore 13.54 - Borrell in Israele, un orrore non giustifica un altro 
"Dobbiamo fare in modo che quello che è accaduto il 7 ottobre non accada mai più. Hamas dev'essere sconfitta ma non rappresenta il popolo palestinese. Un orrore non giustifica un altro". Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, in un punto stampa con il ministro degli Esteri israeliano, Eli Cohen, durante la visita di un Kibbuz in Israele. "A Gaza ci sono civili, migliaia di bambini morti nelle scorse settimane; molte persone hanno dovuto abbandonare le lore abitazioni, hanno bisogno di assistenza", ha aggiunto.

Ore 13.15 - Al-Shifa, ritrovato pc con immagini degli ostaggi
Idf ha annunciato che tra gli oggetti scoperti dalle sue truppe nell'ospedale al-Shifa di Gaza c'era un laptop che conteneva foto e video di ostaggi, ripresi dopo il loro rapimento a Gaza. Lo riporta la Bbc, il cui inviato è stato portato dall'Idf dentro l'ospedale. Al giornalista è stato detto, ma non mostrato, che il portatile contiene anche filmati recentemente diffusi, condivisi dalla polizia israeliana, degli interrogatori dei terroristi di Hamas arrestati dopo l'assalto del 7 ottobre. Il ritrovamento suggerisce, secondo il portavoce dell'Idf Jonathan Conricus, che Hamas era presente nell'ospedale di recente. 

Ore 13.08 - Israele, diritto internazionale non è un patto suicida
Israele ha denunciato con forzale critiche dell'Onu riguardo presunte violazioni durante la guerra con Hamas, sottolineando che il diritto internazionale "non è un patto suicida". Se uno Stato non può difendersi "o se viene criticato per averlo fatto in conformità con il diritto internazionale, allora le organizzazioni terroristiche inevitabilmente si sentiranno sempre più incoraggiate e continueranno a usare i loro metodi, sicure di beneficiare di un sostegno internazionale costante", ha affermato Meirav Eilon Shaha, l'ambasciatore israeliano presso l'Onu a Ginevra dopo l'intervento dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani. 

Ore 12.51 - Usa, ambasciatore Israele: Onu a Gaza? Non è il modello migliore
L'ambasciatore israeliano negli Stati Uniti ha criticato oggi l'idea avanzata da alcuni stati occidentali secondo cui le Nazioni Unite potrebbero prendere il controllo di Gaza, proponendo invece che Israele gestisca il territorio palestinese per un "periodo di tempo indefinito". 

Ore 12.11 - Riunione su ostaggi per gabinetto guerra Israele
Sarebbe in programma per questa sera alle 20.30 locali (le 19.30 in Italia) una riunione del gabinetto di guerra israeliano. Lo riporta The Times of Israel, specificando che l'incontro avverrà nel contesto delle notizie riguardanti possibili progressi nei negoziati per il rilascio degli ostaggi israeliani detenuti da Hamas e da altri gruppi miliziani nella Striscia di Gaza dallo scorso 7 ottobre.

Ore 12.04 - Ministro sicurezza Israele: in Cisgiordania dovremmo fare come a Gaza
Il ministro della Sicurezza nazionale israeliano e leader del partito di estrema destra Otzma Yehudit, Itamar Ben-Gvir, ha dichiarato questa mattina che Israele dovrebbe agire in Cisgiordania allo stesso modo che nella Striscia di Gaza, aggiungendo che le opinioni dell'Autorità Palestinese non sono diverse da quelle di Hamas.

Ore 11.49 - Israele a Onu, diritto internazionale non è patto suicida
Il diritto internazionale "non è un patto suicida". Lo ha detto l'ambasciatore israeliano Meirav Eilon Shahar dopo il briefing dell'Alto commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite, Volker Turk, sulla situazione in Medioriente. "Se un Paese non può difendersi - ha aggiunto Shahar - o viene criticato per averlo fatto in linea con il diritto internazionale, inevitabilmente le organizzazioni terroristiche saranno sempre più incoraggiate a continuare a utilizzare questi metodi, confidando nel continuo sostegno internazionale".

Ore 11.39 - Israele: attentatori palestinesi uccisi progettavano strage
Gli attentatori palestinesi intercettati oggi ad un posto di blocco presso Betlemme (Gerusalemme) intendevano probabilmente raggiungere Gerusalemme per compiervi una strage. Lo ha affermato il capo della polizia Yaakov Shabtai dopo aver esaminato il luogo della sparatoria dove i tre attentatori sono stati uccisi e sei israeliani, fra cui militari e agenti di sicurezza, sono stati feriti. Nell'automobile c'erano centinaia di proiettili e diversi caricatori.

Ore 11.32 - Gaza: Iran all'Onu, "la resistenza palestinese è legittima"
Il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian, ha definito la resistenza palestinese "un movimento di liberazione legittimo contro il regime sionista usurpatore". Parlando con vari funzionari dell'Onu presso la sede delle Nazioni Unite di Ginevra, Amirabdollahian ha ribadito che "non c'è una base logica per il diritto alla legittima difesa da parte di un regime che occupa". 

Ore 11.04 - Israele: preso controllo del porto di Gaza
Idf ha preso il controllo del porto della Striscia di Gaza, utilizzato da Hamas. Lo conferma lo stesso Idf, in seguito al raid effettuato dalla 13esima flotta Shayetet, unità di elite della Marina militare.

Ore 10.51 - Onu, l'allarme: in Cisgiordania situazione esplosiva
L'Alto commissario Onu per i diritti umani, Volker Turk, si dice "profondamente preoccupato per l'intensificazione della violenza e della grave discriminazione contro i palestinesi nella Cisgiordania occupata, come anche a Gerusalemme Est". "A mio avviso, questo crea una situazione potenzialmente esplosiva, e voglio essere chiaro: siamo ben oltre il livello di prima allerta. Sto suonando il campanello d'allarme più forte possibile sulla Cisgiordania occupata", ha concluso in un briefing con gli Stati membri.

Ore 10.40 - Herzog: dopo fine ostilità, dovremo mantenere una forza a Gaza
In un colloquio col Financial Times, il presidente israeliano Isaac Herzog ribadisce la necessità di assicurare il controllo di Gaza dopo la fine delle ostilità esplose dopo il raid di Hamas del 7 ottobre sul territorio dello Stato ebraico. Herzog sottolinea che Israele non può lasciare un vuoto a Gaza e che dovrà mantenere nell'enclave un considerevole contingente "per impedire ad Hamas di riemergere". "Se ci tiriamo indietro chi prenderà il sopravvento? Non possiamo lasciare il vuoto", ha aggiunto Anche se ancora non è chiara la modalità della presenza della forza israeliana sarà fondamentale evitare che "Gaza si trasformi di nuovo in una base del terrore", conclude Herzog.

Ore 10.31 - Onu chiede inchiesta internazionale su violazioni guerra
Il capo delle Nazioni Unite per i diritti umani Volker Turk ha denunciato le gravi accuse di violazione del diritto internazionale nella guerra tra Israele e Hamas, sostenendo la necessità di un'indagine internazionale. "Accuse estremamente gravi di violazioni multiple e profonde del diritto internazionale umanitario, chiunque le abbia commesse, richiedono indagini rigorose e piena responsabilità", ha dichiarato Volker Turk in un briefing sulla situazione agli Stati membri delle Nazioni Unite, aggiungendo che "è necessaria un'indagine internazionale".

Ore 10.19 - Idf: pausa offensiva di 4 ore
Idf annuncia una nuova pausa di quattro ore nei combattimenti in alcune aree del nord della Striscia di Gaza e hanno invitato i residenti a evacuare verso il Sud dell'enclave. "Oggi attueremo una sospensione tattica temporanea delle attività militari durante la giornata, in particolare dalle 10:00 alle 14:00 (ora locale, ndr) per scopi umanitari nelle aree di Shejaiya e Turkaman. Sfruttate questo tempo per raggiungere la strada Salah Al Deen e per dirigervi a sud," ha scritto il portavoce Avichay Adraee su X, aggiungendo che l'Idf invita i residenti di diverse aree del nord della Striscia di Gaza a evacuare verso la parte meridionale della regione entro le 16.

Ore 10.12 - Polizia tedesca: blitz in 58 strutture sospettate di sostenere Hezbollah
Più di 500 agenti di polizia hanno fatto irruzione in 58 edifici in tutta la Germania collegati al Centro islamico di Amburgo, istituzione sospettata di sostenere l'organizzazione terroristica Hezbollah. Ad Amburgo, oltre 200 agenti hanno perquisito complessivamente 32 edifici. Tra questi, lo stesso Centro Islamico, l'associazione Accademia Islamica Tedesca e un'associazione dei sostenitori di una moschea islamica iraniana. La ministra dell'Interno Nancy Faeser ha affermato che il Centro Islamico di Amburgo è stato a lungo monitorato dall'Ufficio federale per la protezione della Costituzione ed è stato classificato come islamista. Gli agenti di polizia hanno fatto irruzione anche nella sede dell'associazione Salman Farsi Mosque a Langenhagen, nella Bassa Sassonia, in quella dell'Associazione islamica della Baviera, a Monaco, e dell'associazione Comunità islamica delle comunità sciite in Germania, a Berlino. Oltre ad Amburgo, Bassa Sassonia, Baviera e Berlino, attualmente controlli vengono effettuate anche in Assia, Nord Reno-Westfalia e Baden-Württemberg.

Ore 10.03 - Attentato a Gerusalemme: 5 feriti, ucciso l'aggressore
Almeno cinque persone sono rimaste ferite in un'apparente sparatoria a sfondo terroristico al checkpoint sulla "strada del tunnel" a sud di Gerusalemme: lo hanno reso noto la polizia e il personale medico locale, citati dal Times of Israel. Il servizio di soccorso di Magen David Adom, in particolare, ha affermato che i medici stanno curando i feriti, incluso uno in condizioni critiche. Gli altri quattro sono descritti come coscienti. La polizia ha spiegato che l'aggressore è stato colpito e neutralizzato. 

Ore 9.58 - Media: raid Israele su campo profughi di Nuseirat, 11 morti
L'esercito israeliano ha compiuto oggi dei raid aerei sul campo profughi di Nuseirat, nella Striscia di Gaza, uccidendo almeno 11 persone e ferendone alcune decine. Lo riferisce l'emittente Al Arabiya. Secondo quanto spiegato, l'artiglieria e gli elicotteri israeliani avrebbero bombardato anche i quartieri a Est di Khan Yunis. 

Ore 9.40 - Herzog al "Financial Times": non possiamo lasciare vuoto militare a Gaza
Israele non può lasciare un vuoto a Gaza e sarà necessario mantenere le forze armate nella zona al fine di prevenire il riemergere del movimento islamista palestinese Hamas. Lo ha dichiarato il presidente israeliano, Isaac Herzog, in un'intervista al quotidiano Financial Times, spiegando che il governo sta discutendo su diversi scenari relativi alla gestione di Gaza una volta che la guerra tra Israele e Hamas sarà conclusa. "Se ci ritiriamo, chi prenderà il sopravvento? Non possiamo lasciare il vuoto", ha detto Herzog.

Ore 9.00 - Turchia: da Netanyahu calunnie infondate contro Erdogan
Ankara ha definito "calunnie infondate" le parole del premier israeliano Benjamin Netanyahu e del ministro degli Esteri Eli Cohen contro il presidente turco Recep Tayyip Erdogan dopo che quest'ultimo aveva definito Israele uno Stato terrorista. "I funzionari israeliani sono entrati a far parte di pagine oscure della storia con l'oppressione e i massacri compiuti contro il popolo palestinese e non hanno diritto di parlare di legalità", si legge in un comunicato del ministero degli Esteri turco. 

Ore 08.43 -  Biden: fiducioso per ostaggi, grande collaborazione del Qatar
Il presidente Usa Joe Biden si è detto "leggermente fiducioso" sulla possibilità di raggiungere un accordo per la liberazione dei circa 240 ostaggi portati da Israele nella Striscia di Gaza, sottolineando che "abbiamo ottenuto una grande collaborazione da parte del Qatar", importante mediatore nella regione del Medioriente. "Non voglio correre troppo perché non so cosa sia successo nelle ultime quattro ore", ha concluso Biden facendo riferimento alla durata del suo colloquio con il presidente cinese Xi Jinping.

Ore 08.21 - Israele-Libano, scontri al confine
Le forze di difesa israeliane hanno risposto a un "numero di lanci verso il territorio israeliano" dal Libano: lo ha riferito l'Idf sui social media, affermando anche di aver utilizzato carri armati per colpire un posto di osservazione di Hezbollah. Nel frattempo, il canale televisivo Hezbollah, Al Manar, ha riferito che il gruppo ha attaccato siti militari israeliani al confine con il Libano, dove sarebbero stati bombardati alcuni villaggi.

Ore 07.33 - Idf, raid distrugge casa del leader politico di Hamas
Un aereo israeliano ha colpito la casa del leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh, nella Striscia di Gaza. Lo conferma il Times of Israel ricordando che Haniyeh vive in esilio in Qatar. Lo hanno reso noto le Forze di difesa israeliane (Idf) affermando che la casa era "utilizzata come infrastruttura terroristica e, tra le altre cose, come luogo di incontro per gli alti funzionari dell'organizzazione" di Hamas.

Ore 06.59 - Israele, morti altri 2 soldati a Gaza
Idf annuncia la morte di altri due soldati: sono stati uccisi durante i combattimenti nella Striscia di Gaza. Il totale - secondo la stessa fonte - è ora di 50 militari dall'inizio dell'operazione di terra nell'enclave palestinese.

Ore 04.45 - Tokyo, auto contro barriere vicino all'ambasciata israeliana
La polizia giapponese ha arrestato un uomo dopo un incidente stradale avvenuto verso le 11 ora locale (le 3 in Italia) vicino all'ambasciata israeliana a Tokyo, riferiscono i media locali. Riprese video mostrano una piccola automobile schiantata contro una recinzione a un incrocio a circa 100 metri dalla sede diplomatica. Un agente di polizia è rimasto leggermente ferito nell'accaduto. L'uomo arrestato sarebbe un cinquantenne membro di un gruppo di destra: questo quanto rivelano le prime informazioni disponibili.

Ore 03.44 - Idf, attaccate postazioni Hezbollah in Libano
Idf attaccato nella notte posizioni e strutture di Hezbollah in Libano. Lo ha affermato un portavoce dell'IDF. Tra gli obiettivi attaccati un deposito di armi, infrastrutture militari, posti di vedetta e posizioni di lancio, inclusa quella utilizzata ieri da Hezbollah per lanciare un missile anticarro verso la città di Shlomi, nel nord di Israele.

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