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Israele, Netanyahu: "Combattere fino alla vittoria". Due capi di Hamas nascosti a Gaza sud

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Dopo Gaza, si intensificano i raid israeliani nel Sud della Striscia e in Cisgiordania. Colpite Jenin, Khan Younis e Rafah. Israele fa arrivare carburante ai palestinesi su richiesta della Casa Bianca, l'Onu parla di rischio carestia.  

Ore 21.47 - Netanyahu: Israele mantenga libertà azione in Striscia
"L'Autorità Palestinese, nella sua situazione attuale, non può amministrare Gaza. Dovremmo davvero lasciare tutto a loro, dopo tutto quello che abbiamo fatto, dopo aver combattuto?", si è chiesto Netanyahu in un discorso televisivo alla nazione. Il premier israeliano ha criticato il leader dell'Autorità nazionale palestinese, Abu Mazen, per non aver condannato Hamas, il gruppo fondamentalista islamico che controlla l'enclave, per il suo attacco contro Israele del 7 ottobre, aggiungendo che l'Autorità nazionale palestinese dovrebbe essere riformata. 

Ore 21.24 - Esercito Israele: stiamo ancora lavorando all'ospedale al-Shifa
Il portavoce delle forze di Difesa israeliane, il contrammiraglio Daniel Hagari, ha affermato che le truppe stanno ancora operando nel complesso dell’ospedale al-Shifa di Gaza City, per scoprire le infrastrutture sotterranee di Hamas nell’area. "Anche ora forze speciali stanno operando nel pozzo che abbiamo scoperto a Shifa, e presto pubblicheremo il materiale", ha detto.

Ore 21.06 - Netanyahu dissente da Biden: nessuna gestione Anp di Gaza
Sul futuro assetto di Gaza, il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha ammesso oggi di dissentire dal presidente Usa Joe Biden. "L'Autorità nazionale palestinese, nel suo assetto attuale, non è in grado di assumere la responsabilità su Gaza", ha affermato in una conferenza stampa. "Abu Mazen - ha proseguito Netanyahu -, 43 giorni dopo la strage più tremenda per il popolo ebraico dall'epoca della Shoah, si rifiuta ancora di esprimere una condanna". Il premier ha sostenuto che l'Anp "versa stipendi agli assassini e alle loro famiglie" e ha ricordato che all'inizio degli anni 2000 l'Anp "ricevette da noi la Striscia di Gaza, per esserne poi espulsa in breve tempo da Hamas". 

Ore 20.50 - Israele: presto esercito opererà anche nel Sud della Striscia
Il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, ha detto che "presto" l'esercito israeliano effettuerà operazioni militari anche nel Sud della Striscia di Gaza: "Siamo nella seconda fase dell’invasione di terra, che comprende anche la parte orientale della Striscia". Quanto ai leader che si nasconderebbero nel Sud della Striscia dove l'Idf non ha ancora inviato truppe di terra: "Se ne accorgeranno presto" ha assicurato Gallant. 

Ore 20.20 - Netanyahu: finora nessun accordo sugli ostaggi 
"Ci sono voci infondate: fino ad ora nessun accordo è stato raggiunto sugli ostaggi, ma quando ci sarà lo diremo subito". Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu in conferenza stampa. "Io - ha aggiunto riferendosi alla manifestazione svoltasi oggi a Gerusalemme sotto il suo ufficio - marcio con voi. Tutto il popolo di Israele marcia con voi. Comprendiamo la vostra sofferenza e l'incubo che vivete". 

Ore 20.17 - Netanyahu: determinati a continuare fino alla vittoria
"Siamo determinati a combattere fino alla vittoria: fino a quando avremo distrutto il nemico e recuperato gli ostaggi": lo ha affermato il premier Benyamin Netanyahu in una conferenza stampa. Un ulteriore obiettivo, ha precisato, riguarda la necessità che "all'indomani della vittoria, Gaza non possa tornare a rappresentare una minaccia per noi". 

Ore 19.55 - Media israeliani, in stallo i negoziati sugli ostaggi
Secondo alcuni funzionari israeliani, i negoziati per la liberazione degli ostaggi detenuti a Gaza sono attualmente in fase di stallo, lo scrive il Times of Israel citando altri media. In commenti ripresi da tutte le principali reti televisive, che implicano una fuga di notizie coordinata, un funzionario israeliano rimasto anonimo afferma che la pressione militare sta spingendo Hamas verso un accordo. Israele non è disposto a scendere a compromessi sulla sua richiesta di liberare tutti i bambini detenuti a Gaza e le loro madri. 

Ore 19.44 - Tv Israele: 2 leader Hamas nascosti nel sud della Striscia
Le due principali figure di Hamas a Gaza - Yahya Sinwar e Mohammed Def - sono nascosti nell'area di Khan Yunes, nel sud della Striscia. Lo ha affermato la televisione pubblica israeliana Kan, citando valutazioni di fonte militare. Sinwar è il capo dell'esecutivo politico, mentre Def è il comandante dell'ala militare. 

Ore 19.43 - Ministro sicurezza Israele: lunedì presenterò ddl per pena di morte per terroristi
Il ministro della Sicurezza nazionale israeliano ed esponente dell'estrema destra Itamar Ben Gvir ha annunciato che porterà questa settimana per un via libera iniziale alla Knesset un disegno di legge che impone la pena di morte per i terroristi. In un post su X, Ben Gvir scrive che lunedì presenterà il disegno di legge, già preparato dal suo partito Otzma Yehudit, al Comitato per la sicurezza nazionale della Knesset. "Mi aspetto che tutti i membri della Knesset sostengano questo importante disegno di legge", scrive. 

Ore 19.40 - Israele: liberare ostaggi ha priorità su distruzione Hamas 
"Il ritorno in Israele degli ostaggi è la priorità suprema, e precede anche la demolizione di Hamas": lo ha detto oggi ad una delegazione di familiari degli ostaggi il ministro Gadi Eisenkot, che fa parte del gabinetto di guerra di Israele. "La demolizione di Hamas richiede tempo, e per gli ostaggi non c'è tempo da perdere". Eisenkot ha aggiunto che la leadership israeliana se ne occupa "giorno e notte". 

Ore 18.36 - "Israele usa elicotteri Apache nel sud del Libano"
Le forze armate israeliane hanno condotto raid aerei nel sud del Libano avvalendosi, per la prima volta dall'inizio del conflitto con Hezbollah, l'8 ottobre scorso, di elicotteri Apache. Questi hanno sorvolato l'interno del territorio libanese attaccando presunti siti del Partito di Dio. Lo hanno constatato testimoni oculari a conferma di quanto riferito da media locali. I raid aerei sono stati condotti oggi su Blida e Aytarun, nel settore orientale della linea del fronte tra Hezbollah e Israele. 

Ore 18.22 - Hamas: persi contatti con alcune squadre che sorvegliavano ostaggi
I "contatti con alcune squadre che avevano il compito di sorvegliare gli ostaggi" presi da Hamas nell'attacco contro Israele dello scorso 7 ottobre "sono stati interrotti". Lo ha affermato, come riporta Haaretz, l'ala militare del movimento integralista islamico palestinese. È stato inoltre segnalato che Hamas non ha informazioni sulla sorte degli ostaggi che erano controllati da queste squadre, né sulle condizioni dei carcerieri stessi. 

Ore 18.13 - Consigliere Biden: rilascio ostaggi unica strada per pausa conflitto
Il rilascio degli ostaggi rapiti nell'attacco di Hamas a Israele lo scorso 7 ottobre è l'unica strada per arrivare ad una pausa del conflitto a Gaza. Ad affermarlo, secondo quanto riferisce Axios, è il consigliere del presidente degli Stati Uniti Joe Biden per il Medio Oriente, Brett McGurk. "Solo il rilascio di tutte le donne, i bambini piccoli e i neonati" tenuti in ostaggio a Gaza "potrebbe portare a una pausa nei combattimenti e a un aumento degli aiuti umanitari a favore della popolazione" palestinese, ha spiegato McGurk intervenendo ai Manama Dialogue. 

Ore 17.49 - Scholz sente Netanyahu: cessate il fuoco
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz nel corso di una telefonata con il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha chiesto il cessate il fuoco e ha sottolineato la necessità di migliorare la situazione umanitaria nella Striscia di Gaza. "Il Cancelliere tedesco ha sottolineato l'urgente necessità di migliorare la situazione umanitaria della popolazione nella Striscia di Gaza", ha detto la vice portavoce del governo Christiane Hoffmann. "Il cessate il fuoco umanitario potrebbe contribuire a un miglioramento significativo dell'assistenza alla popolazione", ha spiegato. 

Ore 17.21 - Israele, in migliaia a Gerusalemme per gli ostaggi: "Pronti a marcia fino a Gaza"
Sono migliaia le persone che si sono radunate fuori dagli uffici del premier israeliano a Gerusalemme al culmine della marcia iniziata nei giorni scorsi per chiedere la liberazione degli ostaggi trattenuti da Hamas nella Striscia di Gaza dal terribile attacco del 7 ottobre in Israele. Lo ha riferito il Times of Israel. "Abbiamo camminato per cinque giorni - ha detto Orin, mamma di Eden Zacharia in ostaggio a Gaza, citata dal giornale - Anche se dovessimo camminare fino a Gaza, cammineremmo fino a lì. Andremo ovunque necessario, non ci arrenderemo mai per i nostri figli". 

Ore 17.20 - Il capo dei Pasdaran: "Israele nella pattumiera della storia"
"La Palestina si trova sulla strada di una guerra di logoramento... Israele dovrà affrontare una sconfitta definitiva e finire nella pattumiera della storia". Ad affermarlo è il comandante delle guardie rivoluzionarie Hossein Salami durante una manifestazione nella capitale Teheran, trasmessa in diretta dalla Tv di stato. E ancora: "La battaglia non è finita, il mondo islamico farà tutto ciò che deve fare. Rimangono ancora grandi capacità inutilizzate".

Ore 16.52 - Israele, indaghiamo sulla notizia dei morti in una scuola Onu
Le Forze di difesa israeliane stanno indagando sulle notizie provenienti dalla scuola di Al-Fakhoura, che si trova nel campo profughi di Jabalia, dove dozzine di persone sarebbero morto in seguito a un raid. Il tenente colonnello Peter Lerner, portavoce dell'Idf, ha detto alla Bbc che si sta "esaminando la questione", La scuola è gestita dalle Nazioni Unite.

Ore 16.23 - Il ministro giordano non invierà truppe arabe a Gaza
Il ministro degli Esteri giordano Ayman Safadi ha respinto l'idea che truppe arabe possano entrare nella Striscia di Gaza per "ripulire il disordine" creato dall'invasione israeliana. "Parlando a nome della Giordania, ma avendo discusso la questione con quasi tutti i nostri fratelli, non ci saranno truppe arabe che andranno a Gaza. Nessuna. Non saremo visti come il nemico", ha dichiarato Safadi durante un forum sulla sicurezza regionale in corso in Bahrein. 

Ore 16.10 - Erdogan: ricevuta una lettera dei parenti degli ostaggi di Hamas
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha detto di aver ricevuto una lettera dai parenti degli israeliani tenuti in ostaggio da Hamas. Questi ultimi gli chiedevano di intervenire nella situazione e che Ankara sta lavorando per assicurarne il rilascio. "Ho ricevuto una lettera dalle famiglie degli israeliani tenuti in ostaggio da Hamas che mi chiedono di intervenire per garantire il rilascio dei loro parenti. Non vogliamo che israeliani o palestinesi siano tenuti prigionieri", sono state le sue parole.

Qui la prima parte della diretta

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