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I comici russi? Nuovo agguato dopo Meloni: chi hanno fregato

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Vovan e Lexus sono tornati a colpire. Dopo lo scherzo telefonico alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, questa volta a cadere nella trappola dei due comici russi è stato il vicepremier e ministro dell’Economia tedesco, Robert Habeck. «Le istruzioni dei servizi speciali tedeschi su come contrastare gli scherzi di Vovan e Lexus non hanno funzionato: il vicecancelliere tedesco dell’Economia, Robert Habeck, si è innamorato della nostra esca», hanno scritto i due comici. Anche in questo caso, come avvenuto nel caso dello scherzo a Giorgia Meloni, hanno spiegato fonti del ministero dell’Economia, l’interlocutore si è presentato come rappresentante dell’Unione Africana. Stando al racconto dei due comici, durante lo scherzo telefonico, Habeck si è detto «fiducioso che la guerra in Ucraina durerà almeno un altro anno» e che «secondo lui, Putin capisce solo il linguaggio della pressione». Poi il vicecancelliere ha «cercato di convincere l’Africa ad opporsi alle ambizioni russe e cinesi nel continente e a riprendere l’accordo sul grano».


Il ministero dell’Economia tedesco ha confermato la conversazione. Secondo il quotidiano tedesco Bild, durante il colloquio non sono state divulgate informazioni riservate o rilevanti perla sicurezza. Inoltre, la telefonata è stata interrotta più volte a causa di problemi tecnici con la linea. Secondo un portavoce del ministero, la registrazione di quattro minuti pubblicata dai due comici su Telegram è una compilation della telefonata più volte interrotta con Habeck. Poco dopo la chiamata, il ministero ha dichiarato di aver ricevuto informazioni dai servizi segreti tedeschi che hanno sottolineato che c’erano stati dei contatti sotto falsa identità e una conseguente falsa chiamata ad Habeck. L’incidente è stato utilizzato come un’opportunità per rivedere e rafforzare i circuiti di sicurezza già esistenti. 

 

 

 

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