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Prigozhin, lo scoop del WSJ: "Chi ha ordinato il suo assassinio"

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Secondo molti retroscena, Nikolai Patrushev è l'uomo designato a sostituire Vladimir Putin al Cremlino. Quando questo accadrà non è dato sapere, visto che dal febbraio del 2022, con l'invasione dell'Ucraina e le impreviste difficoltà militari dell'operazione speciale, si susseguono le voci (sempre smentite dai fatti) di uno Zar sul punto di mollare il potere (addirittura, sul punto di morire) debilitato da problemi di salute mai confermati.

Una crisi di leadership messa seriamente in dubbio per la prima e unica volta nel giugno scorso, quando il suo storico braccio destro Yevgeny Prigozhin, famoso come "lo chef di Putin" e soprattutto capo e fondatore delle milizie del Gruppo Wagner, ha tentato un golpe marciando verso Mosca. 

Il tentativo, fallito, ha di fatto decretato la sua fine politica. E dopo qualche settimana, come previsto da molti, è arrivata anche la morte, sotto forma di incidente aereo. Oggi, il Wall Street Journal azzarda una ipotesi su quella che per molti è stata una vendetta del regime, una esecuzione di Stato annunciata. A commissionare l'omicidio dell'ex amico ribelle non sarebbe stato Putin, come supposto da molti nelle ore immediatamente successive al disastro, ma proprio Patrushev. 

Le fonti citate dal quotidiano americano sono l'intelligence occidentale e un ex ufficiale dei servizi segreti di Mosca. Patrushev, segretario del Consiglio di sicurezza russo  e tra i più stretti confidenti del presidente, "vedeva da tempo Prigozhin come una minaccia, anche prima della ribellione". Gli attacchi sempre più frequenti del capo della Wagner, dal fronte ucraino, contro i vertici politici e militari di Mosca erano avvertiti dal consigliere come un chiaro attacco personale, un tentativo di scalare le gerarchie e attestarsi come unico uomo di fiducia di Putin (che non a caso, prima del golpe, Prigozhin non aveva mai criticato direttamente). 

Una volta che Prigozhin era finito fuorigioco ed "esiliato" in Bielorussia grazie all'intermediazione del presidente Lukashenko, Patrushev avrebbe deciso di affondare il colpo ed eliminarlo. Un piano rispetto al quale, riferiscono fonti, Putin "presumibilmente non si è opposto". Dopo l'incidente, il presidente russo aveva parlato di "errori" commessi da Prigozhin, riferendosi a "granate a bordo" dell'aereo, di droga e di alcol. Secondo quanto riportato dal Wsj, in realtà la caduta dell'aereo sarebbe stata causata da una piccola bomba piazzata sotto la sua ala mentre era in attesa sulla pista dell'aeroporto di Mosca. 

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