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Putin, il sospetto del colonnello: "Potrebbe puntare alla Moldavia"

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Non solo l'Ucraina. "Nel momento in cui Putin dovesse conquistare l’Ucraina per un abbandono da parte di Usa, Ue e Nato, potrebbe volgere lo sguardo ad altri Paesi per lui interessanti sotto il profilo strategico". Parola di Vincenzo Giallongo, colonnello dei carabinieri in congedo. Con alle spalle missioni in Iraq, Kuwait, Albania e Kosovo, Giallongo non esclude che finito l'inverno lo zar possa tentare una spallata. E perché no, puntare gli occhi su un altro Paese: "Un esempio potrebbe essere la Moldavia, nella quale una buona fetta di popolazione è simpatizzante della Russia. Il pericolo c’è", spiega a ItaliaOggi sottolineando come "la Moldavia è molto più debole dell’Ucraina, non c’è paragone".

Per di più, è il timore del colonnello, "non so nemmeno se opporrebbe resistenza. Non fa parte né della Nato né della Ue. È legata alla Romania, che vorrebbe annettersela e che concede ai moldavi moltissime agevolazioni, compresa quella di un passaporto rumeno. Anticamente, d’altra parte, era territorio della Romania". Una situazione che va peggiorando se si considera che gli Usa, almeno per il momento, hanno bloccato i rifornimenti, mentre gli europei non hanno più armi da dare all’Ucraina.

 

 

Non a caso "Zelensky ha dovuto muoversi in prima persona per andare a Davos a pietire munizionamento e aiuti, tirando fuori anche l’idea di un piano di pace in dieci punti: forse si è reso conto che non è in grado di sostenere neanche una difesa ragguardevole. Ormai intercetta pochi missili russi perché i soldati devono centellinare le munizioni che hanno". Una cosa per l'esperto è quasi certa: i russi non vogliono tutta l’Ucraina. Da qui il sospetto sulla Moldavia, "un territorio più piccolo e meno interessante per gli occidentali. Sono convinto, comunque, che la guerra durerà ancora, almeno quattro mesi. Il momento cruciale sarà dopo l’inverno".

 

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