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Navalny, gli ultimi minuti: telecamere di sicurezza della colonia penale fuori uso

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La prova che l'ordine di uccidere Alexei Navalny sia partito dal Cremlino? Il fatto che le telecamere di sicurezza della colonia penale siberiana in cui l'attivista anti-Putin era imprigionato da mesi fossero state messe fuori uso proprio nei minuti in cui qualcuno gli ha sferrato un colpo fatale al cuore nel corso della passeggiata a -27 gradi fuori dalla sua cella.

Secondo le ultime ricostruzioni fornite da Vladimir Osechkin, non sarebbe stato un avvelenamento da Novicok a provocare la trombosi fatale a Navalny, ma un vero e proprio agguato. Un "pugno secco", secondo "una vecchia tecnica degli agenti del Kgb". Che dietro al decesso dell'oppositore del regime di Mosca ci fossero i servizi segreti russi nessuno, eccetto i filo-putiniani, hanno mai avuto dubbi. Quel che non è ancora chiaro è quanto sia forte e diretto il legame con i vertici del Cremlino, perché nella galassia frastagliata del putinismo non sono pochi i "circoli" che sgomitano per entrare nelle grazie del Capo dello Stato, magari facendo a volte il passo più lungo della gamba. 

 

 

 

I dettagli forniti al quotidiano britannico Times da Osechkin, attivista russo rifugiato dal 2016 in Francia, a Biarritz e fondatore del sito gulagu.net che denuncia le violazioni dei diritti umani nelle carceri di Putin, sembrano portare a una unica conclusione. 

 

 

 

Innanzitutto, la permanenza "anomala" di Navalny all'esterno della cella, a temperature scese addirittura sotto i 30 sotto zero, da solo in cortile e per più tempo del previsto. Intorno a lui, nessun testimone. "Penso che lo abbiamo stremato dal freddo, rallentando al massimo la circolazione del sangue. A quel punto diventa molto facile uccidere: se hai esperienza, bastano pochi secondi, un colpo secco, devi solo essere addestrato. È un vecchio metodo degli agenti speciali del KGB", sono le parole di Osechkin. L'assassino potrebbe essere uno dei guardiani dell'istituto IK-3, preparato da giorni, con "l'evidente coinvolgimento delle autorità di Mosca".

 

 

 

"Da quello che so dalle mie fonti - ha detto ancora Osechkin al Times - l'operazione è stata preparata. È stato un ordine arrivato direttamente da Mosca, altrimenti nessuno avrebbe potuto mettere fuori servizio le telecamere". Il mistero sull'autopsia e la "sparizione" del corpo nasconderebbero anche un altro particolare rivelatore: i "lividi" sul corpo di Navalny sarebbero concentrati solo intorno al petto, e non convince la tesi dei tentativi di massaggio cardiaco. 

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