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Putin "tradito" da Kim Jong Un: "Le armi fornite sono vecchie e malfunzionanti"

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Vladimir Putin "tradito" da Kim Jong Un: metà delle armi donate alla Russia dalla Corea del Nord sarebbe vecchia e malfunzionante. In particolare, molti proiettili di artiglieria - oltre un milione - sarebbero difettosi. Lo ha rivelato all'agenzia di stampa Interfax un alto funzionario della difesa ucraino, numero due dell'intelligence di Kiev, Vadym Skibitsky.

"Oggi, se prendiamo i dati statistici disponibili, i russi hanno già importato 1,5 milioni di munizioni dalla RPDC (Repubblica popolare democratica di Corea) - ha detto Skibitsky -. Ma queste munizioni risalgono agli anni '70 e '80. La metà di esse non funziona, e il resto richiede restauro o ispezione prima dell'uso". Secondo il funzionario ucraino, però, dietro la mossa di Kim Jong Un ci sarebbero dei motivi ben precisi: a quanto pare il leader nordcoreano avrebbe "regalato" vecchie munizioni a Mosca chiedendo in cambio alcune tecnologie per facilitare la costruzione di missili e sottomarini nonché di armi nucleari.

 

 

 

Parlando delle armi a disposizione della Russia, poi, Skibitsky ha detto: "Dai detriti dei razzi, possiamo vedere che i razzi prodotti nel quarto trimestre dello scorso anno sono in uso adesso. Cioè, sono stati fabbricati in ottobre, novembre, e vengono utilizzati direttamente dalla catena di montaggio". E ancora: "Vediamo però anche che i razzi non soddisfano più le caratteristiche dichiarate. Cioè, la qualità sta peggiorando". Il presunto commercio di armi di Pyongyang con Mosca, invece, era stato segnalato dalla Casa Bianca lo scorso ottobre, nonostante le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, comprese quelle sostenute dai rappresentanti di Mosca, vietino il trasferimento di armi da e verso la Corea del Nord. In ogni caso, sia la Russia che la Corea del Nord negano il commercio di armi. 

 

 

 

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